Dracula, inquietante scoperta sul conte che ispirò il famoso vampiro I Succedeva una cosa terrificante ai suoi occhi
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista ACS Analytical Chemistry ha rivelato delle verità terrificanti sul conte che ispirò il romanzo Dracula
Da Christopher Lee a Nicolas Cage, diversi attori hanno assunto il ruolo del conte Dracula nel corso degli anni. Nel nostro immaginario il tenebroso vampiro ha dato vita a diverse serie tv anche attuali. Negli anni il romanzo infatti si è prestato ha miriadi di rivisitazioni anche grazie a tutti gli studi che sono stati approfonditi in merito a questi umani succhia sangue al limite tra la realtà e la leggenda.
Da The vampire diaries fino a Twilight, la storia di Dracula si è evoluta in differenti materiali cinematografici, fino poi a riempire interi scaffali delle librerie, quasi dettando un genere: quello delle storie sui vampiri, appunto.
Ad oggi sappiamo che la storia del conte Dracula, per quanto affascinante, è solamente un romanzo, ma il personaggio fu ispirato dalla storia del noto principe rumeno, noto come Vlad l’Impalatore. Ad oggi, però, un nuovo studio più approfondito avrebbe rivelato dei veri ‘legami’, connessioni tra colui che è stato il principe rumeno e il personaggio del romanzo dell’autore irlandese Bram Stoker.
Lo studio dell’Università di Catania su Dracula e Vlad L’impalatore: una malattia avrebbe ispirato il film
Gli esperti dell’Università di Catania dicono che Vlad l’Impalatore soffriva di una rara condizione che lo portò a piangere lacrime di sangue. Questa caratteristica avrebbe creato ancora più alone di mistero intorno alla creatura letteraria.
Il professor Vincenzo Cunsolo, che ha guidato lo studio, ha sostenuto che molto probabilmente Vlad avrebbe sofferto per tutti gli ultimi anni della sua vita di una condizione patologica chiamata emofilia, cioè poteva versare lacrime mescolate al sangue. Tre volte sovrano della Valacchia tra il 1448 e la sua morte intorno al 1477.
Cosa causava questa malattia al noto principe rumeno che ispirò Dracula
Ora, più di 500 anni dopo la sua morte, gli scienziati hanno preso “biomolecole storiche” dalle missive scritte dal famigerato signore della guerra. Il team ha estratto sangue, sudore, impronte digitali e saliva da una lettera a maggio di quest’anno, esattamente 125 anni dalla pubblicazione di Dracula di Stoker.
L’analisi delle proteine sul documento indica che Vlad potrebbe aver sofferto di emofilia una condizione rara che crea gravi emorragie, a volte le tracce di sangue possono arrivare fino al condotto lacrimale, il malato così sembrerebbe piangere sangue. Questa lacrimazione con tracce di sangue viene definita emolacria. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ACS Analytical Chemistry.