Obbligo Pos, i commercianti l’hanno spuntata: cosa succede ora se paghi con la carta o il bancomat
Di anno in anno abbiamo assistito a un grande cambiamento per quelli che sono i sistemi di pagamento attualmente in uso in tutta Italia.
Se infatti fino a pochissimi anni fa erano principalmente relegati all’utilizzo del denaro in contanti, ad oggi la situazione non è esattamente la stessa. Stiamo infatti assistendo a una graduale ma progressiva e continua transizione a favore dei sistemi di pagamento elettronici, capitanati rispettivamente dalle carte di credito e dalle carte di debito, eventualmente associate ad un conto corrente di riferimento.
Questo passaggio, che segna quasi la fine dei contanti, è stato favorito innanzitutto da due parametri: da una parte abbiamo l’introduzione del chip NFC all’interno degli smartphone di ultima generazione, grazie al quale è possibile pagare comodamente e velocemente in metro o presso i principali esercizi commerciali, senza la necessità di dover strisciare la propria carta di credito. Dall’altra abbiamo assistito anche al fiorire dei portali e-commerce capitanati da colossi del web come Amazon, Mediaworld, Unieuro, Trony, Euronics e via dicendo, che tra le forme principali di pagamento accettano appunto le carte di credito e le carte di debito.
Cambiamenti in arrivo
Oggi in particolare ci focalizzeremo sul POS, grazie al quale i commercianti riescono a riscuotere denaro da parte dei clienti che fanno uso per l’appunto delle carte di debito o delle carte di credito. Nello specifico da anni e anni c’è un grandissimo dibattito tra i consumatori e gli esercenti, dal momento che spesso questi ultimi si rifiutano di accettare pagamenti con il POS al di sotto di determinate cifre, a causa delle commissioni a detta loro molto elevate.
A tal proposito sarebbero giunte delle interessanti novità, dal momento che sembrerebbe che l’associazione delle banche e gli esercenti avrebbero raggiunto un accordo, con il fine ultimo di abbattere sensibilmente il costo delle commissioni sui pagamenti compresi tra i 10 e i 30 euro.
Accordi quasi raggiunti
Entrando maggiormente nei dettagli, l’associazione bancaria italiana avrebbe finalmente raggiunto un’intesa di vedute con l’associazione italiana prestatori servizi di pagamento, così da incentivare maggiormente gli esercenti ad accettare di buon grado i sistemi di pagamento elettronici effettuati mediante POS.
Sappiamo bene infatti quanto la società si stia muovendo a favore della digitalizzazione, eliminando progressivamente l’utilizzo del denaro in contanti. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti da parte delle rispettive associazioni in merito all’effettiva riduzione dei costi di commissione, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi.