Smartphone, scoperto qual è il parassita della batteria I Ti succhia tutta la carica senza che te ne accorgi
Tra tutti i progressi tecnologici a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi 20 anni, senz’ombra di dubbio gli smartphone rivestono una notevole importanza.
Essi sono infatti riusciti nel giro di pochissimi anni a conquistare milioni e milioni di utenti sparsi in tutto il mondo, proponendo sempre numerosissimi modelli che ben rispondevano alle esigenze di ogni tipologia di utente possibile.
Siamo infatti soliti suddividere gli smartphone in tre grandi categorie, partendo innanzitutto dagli smartphone di fascia alta, i cosiddetti top di gamma, capitanati rispettivamente da Samsung Galaxy S23 e iPhone 14 Pro, che sono gli ultimi arrivati: questi presentano prestazioni davvero eccellenti grazie al loro processore potentissimo, oltre che essere corredati da un sensore della fotocamera di elevata qualità.
Attenti alla batteria
Passiamo poi agli smartphone di fascia media, che invece sono maggiormente adatti per chi cerca un ottimo compromesso tra le prestazioni del dispositivo e il prezzo, per poi arrivare infine agli smartphone di fascia bassa, che si prestano per coloro che cercano di risparmiare il più possibile, accontentandosi eventualmente di prestazioni mediocri e un sensore della fotocamera non proprio eccellente e al passo coi tempi.
Malgrado tutte queste differenze sostanziali che intercorrono tra le diverse categorie d’appartenenza, tutti gli smartphone sono senz’ombra di dubbio accomunati da un fattore condiviso: la batteria si consuma spesso e volentieri in pochissimo tempo, e diventa effettivamente un problema se una persona intende arrivare illeso alla fine della giornata, senza dover necessariamente ricorrere a power bank o altri mezzi.
L’app che divora energia
Una delle cause per cui la batteria si scarica maggiormente e più velocemente risiede sicuramente nell’utilizzo di determinati servizi, che spesso e volentieri sono addirittura già preinstallati all’interno dello smartphone in questione. Uno tra tutti è sicuramente Google Play Services, che permette di sincronizzare i contatti del proprio smartphone in maniera facile e veloce: la problematica in questo caso è rappresentata dal fatto che funziona in background, e quindi consuma tantissima batteria, portandola dunque a scaricarsi velocemente.
Ecco quindi che vi consigliamo di disattivare eventualmente Google Play Services, in modo tale da interrompere tutte le attività di background che potrebbero compromettere la batteria del vostro smartphone: già in questo modo siamo certi che riuscirete a guadagnare qualche ora aggiuntiva di autonomia rispetto a quanto accadeva in passato. Lo stesso vale per tutte le altre app disponibili sui mercati mobile che lavorano in background, per cui vi consigliamo di disattivare sempre questa tipologia di app per aumentare ulteriormente l’autonomia.