Egitto, la rivelazione da brividi dopo 3.000 anni I Questo era il vero terrificante volto di Tutankhamon
Scoperta dopo diversi decenni di ricerche: risale a 3000 anni fa e prima d’ora non si era mai potuti arrivare alla risposta, adesso sappiamo com’era l’imperatore d’Egitto
Parliamo di uno dei più grandi faraoni d’Egitto. Se il volto femminile del deserto è Cleopatra, il riferimento maschile è sicuramente Tutankhamon. La sua tomba lo ha reso famoso in tutto il mondo ed è ancora una delle mummie più studiate in assoluto.
I resti del suo scheletro non sono mai stati idonei alla ricostruzione veritiera di quello che poteva essere il suo volto. Ad oggi, Tutankhamon è sempre stato rappresentato attraverso la sua tomba e il suo sarcofago.
La scoperta della tomba è avvenuta relativamente tardi, solo nel 1922. Intorno alla sua storia ruotano svariate ipotesi, fu sovrano del regno già all’età di 9 anni e poi continuò a rimanerne a capo fino ai 19. Per secoli gli scienziati hanno tentato di ricostruire il volto del faraone bambino, senza mai riuscirci e adesso, solo di recente, si è riusciti ad avere una reale riproduzione di quello che poteva essere il suo volto.
Le novità sulle scoperte inerenti alla storia e al volto del faraone d’Egitto Tutankhamon, altri studi sulla sua tomba
Per ricostruire il viso del faraone morto ben 3300 anni fa gli studiosi hanno utilizzato modelli digitali in grado di ricostruire un viso grazie alle misurazioni del suo cranio mummificato. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Anatomy and Embryology, e i risultati sono incredibilmente realistici.
Tutankhamon sembra un ragazzo con un viso delicato, una missione impegnativa che adesso sembra poterci raccontare molto di più su questa figura così misteriosa che si ritrovò a capo di un intero regno alla tenera età di 9 anni.
Come è stato condotto lo studio e come si è riusciti ad arrivare a una vera e propria ricostruzione del volto
Prendendo i dati sulle proporzioni delle distanze di alcune parti del cranio e del viso, senza lavorare sulla mummia stessa (in quanto impossibilitati), gli studiosi sono riusciti a sviluppare, tramite un software, quello che sarebbe dovuto essere il viso completo del ragazzino. Dalle labbra, fino al naso, un risultato che mostrerebbe i connotati di quella giovane figura. Proprio la delicatezza dei suoi lineamenti ha reso ancora più problematico dare un’interpretazione alla sua storia, compresa la sua morte, inoltre il risultato del software si è presentato come molto simile alle rappresentazioni che si erano raggiunte anni precedenti, questo avvalorerebbe la scoperta.