Condizionatore portatile: tutta la verità sui consumi reali I Se lo sai tagli la bolletta di parecchio
Con l’estate ormai nel pieno della sua potenza, l’obiettivo primario di tutti è, senza dubbio, quello di provare ad avere un po’ di refrigerio.
Le giornate, spesso, risultano essere sfiancanti e poco produttive. Certo, c’è chi si gode le proprie ferie al mare o in montagna, ma sono molti i cittadini che non vanno in vacanza e, quindi, restano a casa. Di sera provano ad avere un po’ di refrigerio raggiungendo parchi pubblici o un luogo fresco nelle vicinanze del luogo di residenza. Ma durante la giornata?
E, soprattutto, di notte quando c’è l’afa ad attanagliarli nella sua morsa? Le soluzioni più conosciute sono il ventilatore ed il condizionatore. Ma, molto spesso, si evita di fare lavori per installare i secondi dispositivi appena accennati. Ed una soluzione molto pratica ed anche veloce è sicuramente il condizionatore portatile.
Per quanto riguarda i ventilatori ed i condizionatori conosciamo bene i loro consumi. I primi sono molto meno energivori dei secondi, ma non riescono a rinfrescare a pieno l’abitazione. Bensì, rinfrescano la persona. I secondi, invece, danno una vera e propria sensazione di refrigerio, di benessere psico fisico a quanti abitano in casa.
Ovviamente, il loro consumo varia in base alla loro età ed anche alla loro classe energetica di riferimento. E’ chiaro che più la classe energetica aumenta, più il loro consumo diminuisce. Ma per quanto riguarda i condizionatori portatili? Qual è il loro consumo? Quanto incidono sulla bolletta dell’energia elettrica? Vediamolo insieme perché solo così si potranno tagliare i costi.
Condizionatori portatili e consumi: conoscerli significa non ritrovarsi con delle fatture da capogiro.
Innanzitutto, bisogna dire che sono dei dispositivi che non costano tantissimo e che riescono sia a rinfrescare sia a riscaldare la casa. ovviamente, parliamo di ambienti della casa. Oltre a rinfrescare casa in estate e riscaldarla in inverno, possono essere utilizzati anche come deumidificatori e depuratori d’aria.
Sono facili da installare e da mettere in funzione ed in più, spesso, hanno delle ruote che li rendono trasportabili velocemente e facilmente. Detto ciò, bisogna comunque dire che ha il suo peso all’interno della bolletta dell’energia elettrica. La prima cosa a cui prestare moltissima attenzione è sicuramente la classe energetica di riferimento. E’ anche inutile ribadirlo, ma meglio acquistarne uno di classe energetica A o, al massimo, B. Poniamo che si acquisti un dispositivo del genere da 9000 BTU.
Rinfrescherà una stanza, consumando 900 watt all’ora. Il costo di un chilowattora, al momento, si attesta intorno ai 0,20 euro e, facendo un rapido calcolo, si spenderanno 0,18 euro all’ora. Se lo si tiene acceso per 10 ore in un giorno, per tutto il mese, si avrà un consumo in bolletta, solo per questo dispositivo di ben 54 euro. Ovviamente, questo costo è riferito ad un solo mese di fatturazione.