Conti correnti, milioni di risparmiatori infuriati dopo che hanno saputo questo I Non puoi farlo: ormai hai firmato

Sono tantissimi gli italiani che hanno acceso un conto corrente presso uno dei tantissimi Istituti di Credito per custodire i propri risparmi.

Ed è proprio la parola giusta quella che abbiamo utilizzato. Le Banche custodiscono quanto gli italiani versano sui propri conti correnti. C’è, però, da dire una cosa impostante che, in molti non conoscono, anche se hanno firmato dei contratti all’atto dell’accensione. Insomma, si firma, ma non si legge e ciò porta ad avere dei problemi.

E sono tantissimi gli utenti che si infuriano per questo, ma, d’altronde, il problema è di fondo. Se prima di firmare, avessero letto tutte le condizioni, ora, non staremmo a parlare di questo. Insomma, ci vorrebbe un po’ più di attenzione e la situazione risulterebbe meno fastidiosa ed in alcuni casi anche meno tragica.

Purtroppo, però, ad acuire la sensazione di disagio dei risparmiatori c’è anche la situazione che si sta vivendo nell’ultimo periodo. C’è una crisi dilagante ed i risparmi si stanno via via assottigliando sempre di più poiché si ricorre molto spesso a continui prelievi di contante. E, poi, c’è lei, l’inflazioni con i suoi altissimi tassi.

Ed anch’essa concorre al depauperamento dei conti in simbiosi con i bassi tassi di interesse praticati su questi ultimi. Insomma, la situazione è tragica e il divieto di fare ciò che vorrebbero fa scattare il malcontento e la rabbia tra i risparmiatori. Vediamo, allora, cosa non si può fare dato che si è apposta la firma sul contratto con la Banca.

Risparmiatori infuriati: nessuno può farlo dopo aver firmato.

Innanzitutto, bisogna sapere che, una volta depositati i soldi sui conti correnti, la Banca li custodisce. In realtà, non viene affidata ad essa solo la custodia, bensì anche la gestione. Sì, avete capito benissimo.  Così, può procedere a fare investimenti, o anche a fornire prestiti, finanziamenti, mutui a chi richiede tali servizi. E, come ben sapete, c’è un tetto alla somma da poter prelevare.

Poniamo un esempio. In pratica, quando si deposita una certa cifra in banca, si da la gestione del denaro affidatole. Se si depositano 200 mila euro, non si avrà mai la possibilità di richiederli subito dato che la Banca non ne avrà la disponibilità. Ciò perché sono stati investiti o prestati ad altri utenti. Ed è questo che fa infuriare i risparmiatori.

Non possono avere la piena disponibilità dei propri soldi. Certo, gli Istituti di Credito li conservano, li tutelano, ma non offrono piena disponibilità immediata. C’è bisogno di un iter procedurale per venirne in pieno possesso. Ma è ciò che tutti i risparmiatori firmano all’atto dell’accensione del proprio conto corrente. Non è qualcosa di sconosciuto, ma si tratta di scarsa informazione.