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Conti correnti e contratti bancari: arrivano le modifiche unilaterali: come funzionano e cosa si rischia

Conto corrente-themagazinetech

Cambiamenti sui contratti bancari, con le nuove modifiche arrivano eventuali pro e contro: queste sono le regolamentazioni 

Tutti i contratti stipulati da banche e intermediari finanziari possono essere modificati. Non solo dopo i primi anni ma anche per il corso di tutta la loro durata. Per arrivare a ciò, ovviamente è necessario un compromesso, che di solito va a discapito del cliente che si ritrova costretto ad accettare oppure a rifiutare portando a chiusura il contratto.

L’iniziativa unilaterale degli operatori bancari e finanziari deve comunque seguire determinate condizioni di legge, altrimenti non sarebbe possibile attuare il cambiamento. Il controllo sulle modifiche contrattuali è in mano a Banca Italia che verificherà attraverso un servizio di vigilanza le modalità con cui banche e intermediari finanziari adottano ed eseguono le modifiche nel rispetto della legge.

Le norme vigenti prevedono che le banche e gli intermediari finanziari debbano inviare alla propria clientela una comunicazione preventiva che illustri il contenuto della modifica unilaterale proposta, le motivazioni che ne sono alla base e la data di entrata in vigore. Ovviamente tutto ciò deve essere motivato da basi solide, non da cambiamenti d’umore.

Conti correnti e modifiche contrattuali: come salvarsi dal cambiamento ‘imposto’ dal circuito bancario

Entro la data prevista per l’entrata in vigore delle modifiche, il cliente ha la possibilità di recedere dal contratto senza spese. Questa è l’unica soluzione per evitare di ritrovarsi in condizioni non volute, oppure costretti a pagare sovrapprezzi. Ma come funziona la liquidazione del rapporto? Il cliente per tutelarsi ha un periodo di tempo dove può chiedere il recesso e informarsi presso altri istituti bancari su differenti offerte.

Per non avere problemi, la comunicazione dovrà avvenire rispettando i termini, ciò significa prima dell’ufficiale modifica contrattuale. In questo caso, la liquidazione del rapporto deve essere effettuata applicando le condizioni precedenti. Se il cliente non recede dal contratto, le variazioni si intendono automaticamente approvate e producono effetti dalla data indicata nella “Proposta di modifica unilaterale del contratto”.

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Come presentare reclamo in caso in cui ci si accorga che l’istituto bancario non abbia rispettato le regole

Nel caso in cui il cliente ritenga che non siano state rispettate le regole in materia di modifica unilaterale dei contratti, potrà presentare comunque reclamo alla banca o all’intermediario finanziario. Il reclamo può essere presentato anche dopo la data di entrata in vigore della variazione.
Le banche e gli intermediari finanziari devono fornire una risposta alla clientela entro 30 giorni. Nel caso in cui l’intermediario non risponda o la risposta non sia ritenuta soddisfacente, il cliente può presentare un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario.