Cambiamenti sul canone Rai, in troppi non lo pagano perché fuori dalla bolletta della luce, adesso c’è un’altro cambiamento sulla tassa
Fino a qualche mese fa abbiamo sempre pagato il canone insieme alla bolletta dell’energia. Questa strategia era stata scelta perché così sarebbe stato più facile non far trasgredire gli italiani che si sarebbero trovati obbligati al pagamento. A dar fastidio sarebbe il fatto che il canone si deve pagare non solo per guardare la Rai ma anche per il solo possesso di un televisore a casa.
550 milioni di euro di indebitamento per la Rai alla lunga rischiano di essere insostenibili senza interventi drastici, così sostiene il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Per cui le opzioni sembrano essere due: si aumenta il costo del canone Rai (attualmente 90 euro l’anno) oppure bisogna portare su il numero di contribuenti (oggi sono “abbonati” alla TV pubblica 21 milioni di cittadini).
Insomma, per tutti coloro che hanno continuato a non pagare la rata, adesso il debito ammonta a somme troppo alte, e probabilmente a pagarne le conseguenze saranno coloro che già pagavano da tempo.
Il Governo adesso deve scegliere. L’unica certezza è che il canone Rai dovrà uscire dalla bolletta dell’energia elettrica. Per quanto riguarda l’aumento del canone la maggior parte dei ministri hanno dichiarato di non essere favorevoli e che in una situazione così economicamente precaria non sarebbe giusto dare un’altra martellata sui piedi agli italiani.
Invece aumentando il numero di contribuenti il costo unitario diminuisce. Una delle ipotesi al vaglio per centrare l’obiettivo è quella di trasferire l’addebito del canone Rai sulle utenze telefoniche, il collegamento che giustificherebbe la scelta sta nel fatto che attraverso Rai Play chiunque abbia uno smartphone può vedere i prodotti Rai in diretta oppure on-demand gratuitamente.
I problemi rimangono invece a livello di intestazione della scheda. Di solito le persone hanno più di una sim, ma queste vengono utilizzate da altre persone del nucleo familiare, in questi casi potrebbe diventare complicato applicare il canone senza fare errori, quindi se l’idea risulta la più appropriata, in realtà ancora non è stata approvata per questi problemi logistici. Le nuove modalità di sviluppo e di fruizione, come dimostra Rai Play, consentono di fruire dei contenuti usando vari device, far rimanere il canone legato al possesso di un televisore non fa altro che rendere obsoleta una tassa già odiata.