Mostro di Loch Ness: finalmente arriva la verità dalla scienza I Spiegato il fenomeno dietro la leggenda di Nessie
Quella del mostro di Loch Ness è una leggenda che è arrivata sino a noi dal lontano 1933, precisamente dal 2 maggio di quell’anno.
Questa è la data in cui avvenne uno dei primi avvistamenti che ha alimentato questa che può essere etichettata come una delle più grandi leggende dell’epoca moderna. Quel giorno, infatti, una coppia ha visto un enorme animale tuffarsi nelle acque e, poi, rotolare sulla superficie del lago. Ma di avvistamenti ce ne sono stati molteplici durante gli anni.
Ora, però, la scienza è giunta alla verità ed ha spiegato, una volta e per tutte, questo fenomeno legato alla leggenda. Dicevamo degli altri avvistamenti. Il secondo avvenne nel 1934 e c’è anche una fotografia a testimonianza di ciò. Così come avvenne nel 2001 quando due amici, mentre pescavano nel lago, ebbero questo incontro ravvicinato.
La foto del 1934, però, fu dichiarata una bufala proprio da uno di quelli che aveva partecipato alla sua realizzazione. Ma dovete sapere che di avvistamenti segnalati ce ne sono stati più di mille ed il primo avvenne nel lontano anno 565, quando un missionario incontrò nel lago una bestia gigantesca. Asd ogni modo ci sono diverse teorie su cosa possa essere.
C’è chi pensa sia uno storione gigante dal dorso come quello dei coccodrilli. Altri, invece, pensano che sia un dinosauro sfuggito all’estinzione di massa, altri ancora che sia uno dei pini scozzesi caduti in acqua e che, a causa di forse pressorie, venga deformato e spinto fuori dall’acqua quasi a sembrare una creatura che emerga per prendere fiato. Insomma, di teorie e convinzioni ce ne sono tantissime, ma la scienza è, finalmente, giunta ad una conclusione.
Ecco la verità scientifica sulla leggenda del mostro di Loch Ness.
Un’altra teoria voleva che Nessie fosse un’anguilla gigante. Ma la scienza ha sfatato quest’altro mito dato che solo un’anguilla su 50 mila riesce ad arrivare alla lunghezza del mostro di Loch Ness, ovvero un metro. Tutto prende le mosse da quella foto che è stata etichettata come una bufala dalla stessa persona che l’ha realizzata nel 1934.
Da questa si può dedurre che le dimensioni dell’animale vadano da 60 centimetri a 2,4 metri. Altri avvistamenti, invece, parlavano di un animale di quasi sei metri di lunghezza. Ma ciò non sarebbe stato possibile. E questo perché un’anguilla, per arrivare ad una dimensione del genere avrebbe dovuto vivere e crescere in maniera costante per ben 200 anni.
Per tale motivo, appare molto più probabile che il mostro di Loch Ness, seppur sia esistito, non era assolutamente un’anguilla scozzese. Bensì poteva trattarsi di un pesce gatto gigante o, addirittura, di uno squalo della Groenlandia, uno degli animali più longevi che sia mai esistito su questo pianeta. Insomma, ancora mistero, ma una supposizione è stata definitivamente esclusa.