Obbligo Pec, se non si ha si potrebbe avere problemi con i ritardi sui pagamenti e pagare anche multe: è bene aggiornarsi
In questi giorni non si parla d’altro. È stato lanciato l’Inad, ovvero l’indice nazionale de i domicili digitali, un arichio grazie al quale verranno inseriti tutti gli indirizzi di posta certificata sui quali potranno essere inviati i documenti da parte della Pubblica Amministrazione.
Il vantaggio di questo metodo è che grazie alla Pec, ovvero la posta elettronica certificata, tutte le documentazioni e le raccomandate di vario genere verranno inoltrate grazie al sistema di elettronico, dicendo addio una volta per tutte a Poste Italiane.
La raccomandata che non deve più essere spedita con cartaceo è una raccomandata istantanea, veloce, con garanzia di ricevuta. Un grande passo avanti verso la digitalizzazione, sperando ovviamente anche in una forte velocizzazione degli iter burocratici, ad oggi decisamente troppo lenti e con diversi ritardi.
La nuova piattaforma si chiama Send e facilita l’invio da parte della Pa di richieste e documenti ufficiali: i comuni potranno recapitare facilmente le multe stradali, ma anche le notifiche di atti, come il cambio di residenza. Cosa succederà se non si avrà la pec?
In realtà averla diventerà obbligatoria ma nel caso non si avesse ancora, le comunicazioni dopo un periodo di tempo d’attesa, torneranno ad essere inoltrate con raccomandata cartacea. Da questo punto di vista si creano molti dubbi: cosa succederà in caso di ritardo? Se una multa arriverà in ritardo probabilmente saremo costretti a pagare il sovrapprezzo perché eravamo stati avvertiti di aprire una Pec per la tempestività delle comunicazioni ma non abbiamo aderito. Su questo punto rimangono aperti ancora diversi interrogativi perché non si capisce quali saranno i reali responsi al problema. Diventerà ufficialmente obbligatoria o si chiuderà un occhio? Possibile che si ripeta la storia dello spid.
Arriverà una notifica ogni qual volta si riceveranno comunicazioni importanti dalla Pubblica Amministrazione I cittadini, per ora, saranno solo soggetti passivi delle notifiche, ma il progetto avrà ulteriori sviluppi: il portale presto sarà interattivo, consentirà anche il dialogo ‘formale’ tra cittadini e Pa, come per esempio presentare un ricorso o una contestazione. Ad esempio quando si riceverà una multa si potrà direttamente presentare ricorso attraverso Pec.