Nuove specie, scoperto pesce rosso “con le mani”: vedere per credere I Una rarità incredibile, le usa così
E’ qualcosa di eccezionalmente raro e nuovo quello che è stato scoperto nelle acque della Tasmania dove insiste la barriera corallina.
E’ una nuova specie di pesce che, nonostante sia stata scoperta da poco tempo, pochi anni, è già a rischio estinzione a causa delle poche centinaia di esemplari ancora in vita al momento. In realtà, il numero di esemplari non arriva nemmeno ad un centinaio. Ecco perché c’è un vero e proprio movimento scientifico per poterli salvare dall’estinzione.
Ha catturato l’attenzione di tutti per il suo aspetto scontroso e per una particolarità straordinaria del suo corpo. Ci sono soltanto due popolazioni di questi pesci al mondo. E una di questa conta soltanto 10 esemplari. E dovete pensare che l’area in questione è abbastanza grande, più o meno come un campo regolamentare di calcio.
Mentre solo qualche anno fa, ce n’erano centinaia e centinaia. Infatti, i ricercatori, che tutt’ora studiano questa specie, dovevano stare attenti a non calpestarli. Ora, invece, riescono a vederli raramente. Due dei principali fattori che risultano essere una minaccia, come al solito, sono l‘inquinamento e il cambiamento climatico in atto.
Questi, infatti, stanno distruggendo il loro habitat, la barriera corallina. Ma anche la loro quasi impossibilità di nuotare, sta determinando la loro fine. Non riescono a spostarsi in ambienti molto distanti. E questo a causa della loro particolare caratteristica. Ed allora vediamola insieme e capiamo di che specie di pesci si tratta.
Il pesce rosso con le mani, abitante dei fondali, è a rischio estinzione.
Sì, avete capito bene. Questa specie particolare di pesce rosso ha le mani. Ed ha anche un aspetto che, a prima vista, lo fa identificare come un animale brutto e poco avvezzo alla socialità. Potremmo dire che risulta scontroso. In realtà, però, le sue mani non sono altro che pinne che gli consentono di “camminare” sulla barriera corallina.
Il suo nome scientifico è Thymichthys politus e si nutre di alghe e piccoli organismi che vivono nelle vicinanze della barriera corallina che ha colonizzato diverso tempo fa. Poi, hanno iniziato a vivere di avanzi. Ovvero, mangiavano tutto ciò che arrivava sul fondale e che proveniva da ciò che rimaneva dai pasti degli altri abitanti del mare. Li hanno definiti “gli spazzini del mare“.
Ecco perché si sono formate le loro mani, per muoversi meglio e più velocemente tra i coralli ed accaparrarsi il nutrimento per vivere. Purtroppo, però, questa evoluzione ha fatto perdere loro la capacità di nuotare e per tale motivo non riescono ad avviare spostamenti di grandi distanze per poter colonizzare altre zone del mare. Bisogna fare qualcosa per far sì che non si estinguano.