Scienziati olandesi contagiati dal batterio in un laboratorio I Scoperto il giorno dopo: il mondo teme nuova pandemia

Un errore di biosicurezza nei Paesi Bassi ha lasciato un operaio di laboratorio ricoverato in ospedale per diverso tempo, nei laboratori si temono altre pandemie

Per quanto ne sappiamo sul Covid, è possibile che si sia trattato di un virus ‘scappato’ dal laboratorio per via dei problemi con i controlli di sicurezza. In realtà le teorie sono state tante perché la Cina probabilmente non vorrà mai raccontare la verità.

Nonostante si parli di contagio tramite pipistrello in un mercato della città, in realtà l’ipotesi più credibile è che, come ha ben raccontato il professor Joseph Tritto, nei laboratori di Wuhan stavano sperimentando da tempo questo virus (probabilmente solo per studio e non di certo per idee cospirazioniste sull’uccidere l’intera umanità).

Un errore di laboratorio avrà trasportato fuori l’infezione, nonostante l’unica dottoressa che aveva parlato sulla possibilità d’errore è poi scomparsa nel nulla. Questa volta siamo di fronte ad ancora un altro caso ma non c’è stato bisogno di negare perché il batterio è già ben conosciuto ed è il tifo, che si contrae con la salmonella. L’incidente si è verificato anch’esso durante il culmine della pandemia di Covid, ma i dettagli sono venuti alla luce solo ora.

Cosa è successo nel laboratorio dei Paesi Bassi: un errore ha infettato il medico di laboratorio

Gli scienziati hanno affermato che l’incidente ha dimostrato quanto facilmente possano verificarsi infezioni acquisite in laboratorio, anche in strutture con rigide misure di sicurezza (come il laboratorio a Whuan). Un medico di laboratorio aveva iniziato a lamentare un forte mal di testa ma nessuno avrebbe mai immaginato un contagio, così i medici lo hanno spinto ad andare a casa a riposarsi.

È stato poi richiamato 36 ore dopo dall’ospedale, dopo che gli esami del sangue effettuati dai medici dell’OLVG Amsterdam all’epoca hanno finito per essere positivi alla salmonella. Condividendo i dettagli dell’incidente in una rivista medica, i medici hanno ammesso di essere sconcertati perché il dipendente non aveva “nessuna storia di viaggi in un paese endemico o di contatto con pazienti con febbre tifoide”.

Gli errori di laboratorio non dovrebbero esistere: è così che si rischiano le pandemie

Poi venne fuori che aveva contratto il batterio perché due settimane prima aveva lavorato in laboratorio proprio con questi microrganismi. Nonostante si sia trattato di un laboratorio a norma che seguiva tutte le regole di biosicurezza, l’errore umano c’è stato. Adesso che questi errori vengono denunciati è facile capire come sarebbe semplice rifinire in un’ennesima pandemia. Probabilmente i laboratori in Cina non avrebbero dovuto sperimentare su un virus nuovo che la popolazione non aveva ancora mai contratto, e anche per queste regole bioetiche che a volte non vengono controllate che poi i governi infangano le prove. È bene invece ricordare che si tratta di errori di laboratorio che sono rari ma che al tempo stesso non dovrebbero capitare, e invece capitano.