Quello che nessuno voleva accadesse, sta per diventare realtà e nessuno potrà far nulla per evitare che tutto ciò accada.
E’ una vera e propria tragedia che avrà conseguenze maggiori sui conti correnti rispetto a quanto accaduto nel luglio del 1992, quando a capo del Governo italiano c’era Giuliano Amato. Era una notte calda, sotto tutti i punti di vista in Italia. Ed arrivò la notizia di un prelievo forzoso sui conti correnti dello 0,6%.
Ciò avvenne per salvaguardare i conti dello Stato e combattere il debito pubblico e l’aggressione economica a quella che era la moneta corrente italiana, la Lira. Sono molti quelli che si ricordano quanto avvenne quell’estate, in special modo gli adulti e gli appassionati e gli studiosi di economia. Ed ora che il debito pubblico è tornato altissimo, molti temono lo spetto di una nuova patrimoniale.
Ed al momento non è conteggiato quello contratto e da contrarre a causa della guerra tra Russia ed Ucraina. Nel tempo, la Bce ha rifinanziato il debito pubblico dell’Italia a costi molto bassi. Ma, ora, in maniera progressiva e costante sta ritirando tutte queste misure di sostegno. Quindi, ecco che arriva il bisogno di una nuova patrimoniale.
Ma non una patrimoniale fiscale, bensì una patrimoniale monetaria con cui tutti, già da un po’ di tempo, stiamo facendo i conti. Una patrimoniale fiscale, di questi tempi, dovrebbe superare la soglia del 10% per far sì che il debito pubblico venga ripianato e non sarebbe di aiuto né per i cittadini né per qualsiasi partito politico. Sarebbe controproducente. Ecco, quindi, che è arrivata una patrimoniale monetaria.
Questo è il riassunto della situazione attuale e di quella che verrà a breve. La patrimoniale monetaria agirà in maniera molto subdola e farà restare praticamente a secco tutti i risparmiatori italiani. In realtà, è qualcosa che già sta avvenendo da mesi. Sono molti gli utenti che se ne sono già accorti andando a controllare i propri conti correnti.
E la situazione andrà sempre peggio. L’inflazione, oramai, è alle stelle e già siamo ai livelli del 1992. Ovvero, stiamo già subendo un prelievo forzoso dello 0,56% ogni mese. C’è da dire che quello del 1992 avvenne una sola volta e non, sistematicamente, su base mensile. Ciò farà arrivare nelle casse del nostro Stato quasi 180 miliardi di euro all’anno.
Questi soldi serviranno a ripianare il debito pubblico che, al momento, si attesta sui 2650 miliardi di euro. Ecco che il delitto nei confronti dei cittadini è servito, ma senza colpevoli. I soldi sono costantemente trasferiti dai nostri conti a quelli dello Stato, ma senza un Governo che abbia preso questa drastica decisione.