Tra Google ed Apple c’è, da sempre, forte concorrenza ed ora che Apple ha alzato i prezzi di un suo servizio, ecco che l’altro ne approfitta.
Ebbene sì, la Società di Cupertino ha ritoccato al rialzo alcuni suoi costi. E tale comportamento ha fatto storcere un po’ il naso a tutti i suoi utenti. Anche perché, il suo competitor principale fornisce lo stesso servizio in maniera totalmente gratuita. Ma non da ora che i prezzi sono aumentati. Google lo ha offerto sempre gratuitamente.
Certo, anche il colosso di Mountain View ha un prezzario di tutto rispetto. Non cambia, poi, così molto tra i due competitor. Il tariffario, per questi servizi, è molto, ma molto simile. Quel che gli utenti recriminano sono stati gli aumenti. Infatti, fino ad ora, usufruire dei servigi Apple era molto più conveniente.
Ora, il risultato è stato praticamente ribaltato. Una mossa a sorpresa da parte della Società fondata da Steve Jobs. In realtà, potremmo sostenere che si tratti, addirittura, di un autogol. E ciò ha due motivi. Il primo è che, per quanto riguarda il servizio gratuito, Google offre molto di più. Il secondo, invece, riguarda quello a pagamento.
Perché livellare i costi a quelli del proprio competitor principale, sapendo che sulla proposta gratuita già risulta vincente? Vediamo, allora, di cosa si tratta e, soprattutto, cosa sta accadendo in questo particolare settore. Vi diciamo subito che è qualcosa che sta molto, ma molto a cuore a tutti gli utenti che hanno le “tasche piene“.
E c’è da dire che l’App del colosso tech di Mountain View, funziona anche benissimo. Va alla grande. Le lamentele degli utenti Apple sono arrivate sino a Twitter. E’ stato questo il luogo deputato alle proteste. E’ qui dove gli utenti hanno sfogato la loro rabbia per i prezzi aumentati. Ma vediamo di quale servizio si tratta.
Quando parliamo di utenti con le “tasche piene“, intendiamo quegli utenti che hanno bisogno di spazio di archiviazione maggiore. E questi lo ritrovano all’interno dei cloud: iCloud per Apple e Drive per Google. Ora, la Apple ha aumentato i suoi costi e non stiamo qui a sindacare i rincari. Ma perché farlo se lo stesso servizio gratuito offerto da entrambe risulta essere meno appagante di quello del competitor?
Ecco che, a questo punto, dopo i rincari, è meglio utilizzare il servizio offerto da Google che, in maniera del tutto gratuita, offre ben 15GB di spazio di archiviazione, in confronto dei 5GB offerti gratuitamente da Apple. E pensare che iCloud, fino ad ora, era stato il servizio di archiviazione online più economico di tutto il panorama mondiale.