Scoperto enorme “buco gravitazionale” nell’Oceano Indiano I Spaventa gli scienziati, cosa sta succedendo alla Terra
Le sorprese, l’incredulità e la paura non hanno mai fine quando si parla di scoperte scientifiche, vecchie o nuove che esse siano.
Si sente parlare, ultimamente del grandissimo “buco gravitazionale” che è stato scoperto nell’Oceano Indiano. E’ qualcosa che di per sé spaventa un po’ tutti, sia chi legge la notizia e non sa di cosa si sta parlando, sia gli scienziati ed i ricercatori che cercano di trovare una spiegazione a ciò che è stato scoperto.
La Terra, come ben sapete, non è una sfera perfetta. Ovviamente, non è assolutamente piatta! Ci teniamo a precisarlo. Ai poli risulta schiacciata, mentre in corrispondenza dell’equatore è più rigonfia. E anche la forza gravitazionale presente è diversa da punto a punto. Lo studio di quest’ultima, però, non è affatto facile.
Questo perché non si può andare a fondo fino al centro del nostro Pianeta. E’ praticamente impossibile arrivarci. Quindi, ci si avvale di strumenti come i satelliti che offrono spunti di studio del campo gravitazionale. Purtroppo, però, nonostante numerosi sforzi, anche i modelli di studio più famosi, non risultano essere precisi al punto giusto.
Ed il motivo è che non tengono conto di particolari anomalie presenti. Ed una di queste anomalie è proprio quel gigantesco “buco gravitazionale” di cui abbiamo accennato poc’anzi e che è oggetto del nostro discorso. E’ stato scoperto, è stato studiato ed ora sembra si sia giunti ad una conclusione ed alla spiegazione della sua esistenza.
Indian Ocean Geoid Low (IOGL): questo è il nome del temuto buco gravitazionale.
E’ stato scoperto esattamente 75 anni fa, nel 1948, dal geologo olandese Felix Andries Vening Meninesz. E da quel momento in poi è stato oggetto di numerosissimi studi a riguardo. Pensate che l’area interessata da questo buco è di 3 milioni di chilometri quadrati. Purtroppo, però, fino ad ora, oltre confermare la sua presenza, gli studi non hanno fatto.
Ma è di questi giorni la notizia di uno studio, svolto da un geofisico dell’Indian Institute of Science, Attreyee Ghosh, che ha fornito certezze sulla sua formazione e sulla sua evoluzione in 140 milioni di anni. E’ giunto a questa conclusione confrontando e studiando tantissimi modelli computerizzati. Si è formato a causa del “blob africano“.
Questa è una “grande provincia a bassa velocità di taglio” e nell’Oceano Indiano, nel punto esatto di questa anomalia, arriva tutto il materiale caldo a bassa densità proveniente dal cosiddetto “blob africano”. Quest’ultimo, secondo gli esperti, è formato dalle “lastre di Tetide“, le quali non sono nient’altro che ciò che è rimasto di un antico oceano, ormai scomparso.