Scoperto nella foresta pluviale del Sudamerica il serpente più grande mai esistito I Grande come un dinosauro
C’è una scoperta a dir poco sensazionale che arriva direttamente dal Sudamerica e, più precisamente, dalla Colombia.
In realtà ha proprio dell’incredibile. nessuno si aspettava, tantomeno i ricercatori protagonisti della vicenda che si scoprisse qualcosa da far restare tutti completamente a bocca aperta. Da che mondo è mondo, qualsiasi nuova scoperta desta curiosità ed ammirazione. Una volta appresa la notizia tutti si fiondano ad informarsi.
Che sia una nuova specie rinvenuta nei meandri di una grotta o che sia una scoperta archeologica o astronomica, poco importa. La curiosità è sempre la stessa, sempre molto, ma molto alta. Dietro la scoperta sensazionale annunciata pochissimi giorni fa, c’è un grandissimo team internazionale di ricercatori.
Come abbiamo accennato poc’anzi, il luogo della scoperta è la Colombia. Segnatamente è il Nord di questo Paese ad avere conservato e custoditi i resti fossili. Il ritrovamento, infatti, è avvenuto in una miniera di carbone a Cerrejon. Vi diciamo subito che si tratta di un serpente enorme, il più grande che sia mai esistito sulla Terra.
Non ha nulla a che vedere, per le sue dimensioni, alle specie di serpenti tutt’ora viventi che popolano il nostro pianeta. Però, è l’antenato di una di queste. Vediamo, allora, cosa hanno scoperto questi ricercatori in America del Sud. Siamo sicuri che resterete a bocca aperta, senza parole, proprio come è successo a noi.
Titanoboa cerrejonensis: il più grande serpente al mondo vissuto 60 milioni di anni fa.
E strisciava nella foresta pluviale alla ricerca del suo cibo. Le sue prede preferite erano i coccodrilli. La temperatura ideale per la sua sopravvivenza era intorno ai 34 gradi centigradi. Era un animale davvero impressionante e le sue dimensioni erano enormi. Pensate che era lungo più di tredici metri ed il suo diametro arrivava ad un metro.
Per non parlare del suo peso, poi. Infatti, questo arrivava anche a 1200 chilogrammi. Vengono i brividi solo a pensarci. Bisogna sapere, però, che non era affatto velenoso. per catturare le sue prede utilizzava la tecnica dello stritolamento, un po’ come accade con i moderni boa. Fino ad ora sono state recuperati fossili di ben 28 esemplari.
Di questa straordinariamente grande specie di serpenti sono stati rinvenute vertebre e costole, ma nessun teschio. I ricercatori, inoltre, hanno ipotizzato che potessero esserci anche esemplari lunghi più di 15 metri. Al momento, non abbiamo altre notizie in merito. Quel che sappiamo è che erano davvero tempi molto duri per tartarughe, coccodrilli e pesci grandi. Queste erano le prede preferite.