Il Governo ha varato una nuova normativa riguardante il controllo sui conti correnti e, ovviamente, di conseguenza su tutti i risparmi.
Ma non solo, infatti, saranno sotto la lente di ingrandimento anche tutti i movimenti operati in entrata e quelli in uscite, fino ad arrivare a tutte le transazioni effettuate. E c’è da dire che saranno serrati e molto, ma molto severi. Possiamo dire che non bastava la crisi a tagliare le gambe dei cittadini. Ci voleva anche questo.
Ma tali controlli servono proprio a venire incontro a quelle che sono le esigenze dei cittadini. In special modo in questo periodo di crisi, pagare meno tasse consentirebbe di rifiatare e fa rifiatare le economie familiari. Purtroppo, però, a causa dell’alto tasso di evasione fiscale presente nel nostro Paese, queste non possono essere diminuite.
Quindi, l’obiettivo è quello di diminuire l’evasione e, di conseguenza le tasse di tutti. O meglio, se la totalità degli utenti pagasse le tasse in base al suo reddito, il mondo del Fisco sarebbe più equo per tutti, soprattutto per chi paga sempre le tasse e viene praticamente martoriato. Ed ecco che, in quest’ottica, è cambiato davvero tanto.
Le regole sono diventate più stringenti e, ora, al Fisco è permesso conoscere tutto degli utenti, finanche il codice Iban del conto corrente acceso per custodire i propri risparmi. Vedrà tutto. Avrà numerosi occhi che vigileranno su movimenti, transazioni, tasse dovute. Una stretta decisa per riprendere il controllo della situazione. Vediamo cosa sta accadendo.
I conti correnti saranno controllati periodicamente. E non solo alcuni, bensì quelli di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione. E’ un nuovo strumento di controllo che raccoglierà dati a campione e si avvarrà dell’aiuto umano e di una piattaforma creata ad hoc. Incrocerà diversi dati, da quelli dell’anagrafe tributaria a tutte le transazioni ed i movimenti.
E, dovete sapere, che nell’archivio di questi rapporti entrerà a far parte anche il codice Iban di tutti i conti correnti. Ebbene sì, avete capito benissimo. Nessuno più sfuggire al controllo vigile, severo dell’Agenzia delle Entrate. Tranquilli, però, perché il primo controllo sarà anonimo. Non sarà associato alcun nome e per questo è stato chiamato “Anonimometro“.
Nel caso in cui si dovessero riscontrare anomalie, invece, ecco che sbucherà nome e cognome del cittadino per far sì che vengano avviate ulteriori verifiche fiscali. E, nel caso in cui saranno accertate delle problematiche, inizieranno guai seri per questi cittadini. Ovviamente, chi ha tutto a posto non ha nulla da temere.