Stanno arrivando brutte, anzi bruttissime notizie per tutti gli utenti che utilizzano l’importantissima piattaforma e-commerce Amazon.
Ebbene sì, e ciò che si sta apprendendo non farà di certo felici gli utenti che verranno a conoscenza di ciò che sta accadendo. Come tutti sanno, la piattaforma mette a disposizione degli utenti per l’acquisto tantissimi prodotti di diversi settori merceologici. Si passa dai dispositivi elettronici agli elettrodomestici.
Inoltre, ci sono numerosi prodotti per la casa e per la smart home. Ma non è finita qui. Gli utenti, infatti, possono acquistare anche libri ed hanno anche a disposizione la possibilità di auto pubblicare il proprio lavoro di scrittura fatto di poesie, romanzi, pensieri, sensazioni. Un altro servizio importantissimo è Amazon Prime.
Questo consente a tutti gli utenti di usufruire delle spedizioni gratuite dei prodotti ed in una sola giornata lavorativa. E’ un servizio in abbonamento, il cui costo mensile è di 4,99 euro o 49,90 euro all’anno. Inoltre, questo offre anche la possibilità di visionare contenuti on demand su Prime Video. E di titoli ce ne sono davvero tanti.
Purtroppo, però, non sono tutte rose e fiori. “Non è tutto oro ciò che luccica“, direbbe qualcuno. Questo perché il colosso e-commerce è stato accusato di aver manipolato e truffato tutti i suoi utenti. Un’accusa davvero pesante per quello che è visto, da moltissimi utenti, il migliore amico dei loro momenti di shopping online.
E’ qualcosa di davvero grave quanto asserito dalla Federal Trade Commission statunitense. In pratica, dopo alcune indagini, si è evinto che per tutti gli utenti non iscritti al programma Amazon Prime risultava molto più difficoltoso procedere agli acquisti. Attenzione, però, perché non si parla di mancati acquisti, bensì di altro e ben più grave.
Infatti, gli utenti che procedevano ad acquistare prodotti, una volta all’interno del carrello, quando cliccavano sul pulsante dell’acquisto venivano iscritti in maniera alquanto arbitraria al programma Amazon Prime. Inoltre, Amazon ha reso molto più difficile annullare gli abbonamenti alla sua piattaforma e-commerce.
Insomma, in maniera subdola provvedeva all’iscrizione degli utenti e, poi, gli rendeva la procedura di recesso dall’abbonamento difficile. Ed è qui che, per la Commissione, è avvenuto il raggiro, la truffa in maniera alquanto subdola. Un inganno, una trappola, praticamente studiata per accaparrarsi più clienti e più guadagni mensili. Di contro, Amazon si è difesa a spada tratta, sostenendo la sua innocenza e la sua vicinanza a tutte le esigenze degli utenti.