Malattie, cos’è la nuova febbre che sta terrorizzando il Brasile I Morti due turisti dopo giorni di sofferenza
Sta allarmando l’intero Brasile una nuova forma virale che creerebbe stati febbrili difficili da superare con un alto tasso di mortalità: si indaga in merito
Il surriscaldamento della Terra sta dando i suoi frutti. La crisi climatica non ha fatto altro che iniziare ad attivare nuovi virus pericolosi anche per l’uomo, di difficile gestione in quanto nuovi e appunto inesplorati. Così come è arrivato il Covid, potrebbe benissimo arrivare un’altra pandemia considerando lo scioglimento continuo dei ghiacciai e la possibilità di riattivazione di malattie non conosciute.
I medici sono in allarme e cercano di vagliare caso per caso con attenzione per evitare intoppi ed errori come successe già a inizio pandemia quando non furono riconosciute le strane polmoniti interstiziali. Ad allarmare con le prime morti, questa volta è una febbre che si sta espandendo in Brasile. Si tratta di una febbre non ancora mai contratta in quella zona, definita dai medici “febbre maculosa delle montagne rocciose”.
Nelle ultime ore ha già ucciso tre persone. La comunicazione arriva direttamente dall’istituto brasiliano Adolfo Lutz. Le indagini sono già iniziate, sospetto anche su un quarto decesso, si sta cercando di capire se si può identificare qualche sintomo specifico che riporti al problema.
La nuova febbre che terrorizza il Brasile, cosa sta succedendo in quelle zone
Nella prima metà del 2023 si parla di 6 vittime su 12 casi totali confermati. Il focolaio sembra essere stata questa festa tradizionale cittadina, zona che poi è stata chiusa dopo le celebrazioni per circa un mese dalle autorità sanitarie locali. Qui non se ne vede l’ombra, ma in Brasile la situaizone inizia a essere allarmante. In particolare si sono già avviate le prime azioni di prevenzione e informazione per la popolazione locale in modo da tenere a bada la diffusione e non fare l’errore della pandemia 2019-20.
Il problema è che adesso con l’arrivo dei viaggi estivi arriva il solito problema del grande traffico verso e dall’estero e la diffusione è molto più facile. Questa febbre arriva da batteri e nella maggior parte dei casi passa dall’animale all’umano attraverso il morso di una zecca, ma da un umano all’altro invece il contagio è attraverso il contatto, come qualsiasi altra infezione. Si manifesta inizialmente con queste piccole eruzioni cutanee, delle macchiette violacee sulla pelle.
L’allarme e la risposta dei medici al problema: già le prime manovre per tutelare dal contagio: si cercano precedenti
In realtà non si tratta di una febbre del tutto nuova, nel senso che nei tanti anni addietro si era avuto qualche caso nel Montana, nel Colorado, nello Utah, in diverse zone d’America, ma si tratta di casi sporadici che non hanno mai portato allarme, adesso invece non si riesce a capire perché sia diventata così contagiosa.