Il periodo di crisi profonda che sta attanagliando tutte le famiglie italiane non ha alcun precedente in questo secolo.
Infatti, per poter ritrovare qualcosa di simile bisogna affacciarsi alla fine degli anni ottanta e all’inizio degli anni novanta del ventesimo secolo. In quel periodo è riscontrabile una situazione paragonabile a quella attuale. In quel frangente, in una notte d’estate del 1992, il Governo d’allora, guidato dal presidente Amato effettuò un’operazione che è passata letteralmente alla storia.
Parliamo del prelievo forzoso sui conti correnti. Ben il 6% dei risparmi degli italiani, entrò nelle casse dello Stato per ripianare gli enormi debiti. C’è chi paventa uno scenario del genere anche ai giorni d’oggi. Ma, potete dormire sereni almeno in questo caso. Infatti, un prelievo forzoso del genere non è affatto possibile.
Anche perché la percentuale di prelievo dovrebbe essere di gran lunga maggiore. Tornando a noi, al tempo che stiamo vivendo, c’è da dire che, nonostante l’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Bce che lo ha fatto per ben sette volte dall’inizio dell’anno, le banche non accennano ad alzare i loro tassi sui conti correnti.
Le famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese e, per tale motivo, hanno bisogno di prelevare dai loro risparmi continuamente. In pratica, si stanno depauperando quelli che erano i risparmi di una vita intera. Ma, purtroppo, bisogna pur vivere, non credete? E, nonostante un prelievo forzoso da parte dello Stato non possa avvenire, c’è qualcosa di molto simile che sta accadendo.
Già ci sono i prelievi di contante delle famiglie che devono pur arrivare alla fine del mese. Poi, mettiamo che i tassi di interesse sui conti correnti sono ai minimi storici ed i più bassi d’Europa. Pensate che i risparmiatori hanno tassi di interesse che si aggirano intorno allo 0,29%. Praticamente, possiamo dire che sia davvero una miseria.
Come se non bastasse, c’è un prelievo continuo e forzoso sui conti correnti di cui nessuno è a conoscenza. Stiamo parlando dell’alto tasso di inflazione presente nel nostro paese. Ciò fa perdere potere di acquisto agli utenti, ma va anche a depauperare quelli che sono i risparmi presenti sui conti correnti.
E’ una situazione davvero allarmante. I cittadini non possono farci nulla. E, contestualmente, oltre vedere scendere di molto i propri soldi custoditi in banca, gli utenti vedono anche alzarsi le spese di tenuta conto, in barba ai suggerimenti della Banca d’Italia che ha chiesto di tendere una mano a tutti i risparmiatori.