Sono in tanti gli italiani che risparmiano una vita, ma poi non si accorgono del tempo che passa e arriva il rischio prescrizione: per legge perdi il diritto, come funziona nel dettaglio
Gli italiani sono dei buoni risparmiatori, almeno, fin quando c’è stato modo di risparmiare. L’idea dell’italiano medio è infatti quella di cercare di mettere più soldi da parte possibile per acquistare casa, oppure per l’università dei figli. Il fatto è che la vita non va sempre come vogliamo e a volte l’apertura di un libretto viene dimenticata per così tanto tempo da perdere diritto sul denaro.
È assurdo anche solo pensarlo, eppure capitano spesso casi in cui si arriva alla morte o scadono gli anni e arriva la prescrizione. Se il tempo che passata è troppo, e i soldi non vengono toccati (né versati, né ritirati) per la legge italiana le cose cambiano e si attiva un lungo iter che potrebbe portare anche alla perdita del denaro.
Si parla di conti correnti, libretti deposito, tutto ciò che viene dimenticato a volte non fa in tempo ad arrivare agli eredi. Si parla della legge del 23 dicembre 2005 che riguarda i conti correnti, ma anche libretti di risparmio e buoni postali, polizze vita e via discorrendo. In sostanza, anche questi portafogli presentano delle scadenze.
Si tratta della prescrizione che scatta dal periodo di scadenza dello stesso prodotto finanziario. Allo scadere dei dieci anni di un conto mai toccato tutte le somme verranno trasferite per legge al fondo pubblico Consap che le conserverà per altri 10 anni. Arrivati poi ai 20 anni complessivi il denaro è definitivamente perso e verrà preso dallo Stato.
Attraverso il sito Consap si potrebbe far richiesta di rientrare in possesso del denaro ma nella maggior parte dei casi il denaro è perso per sempre, o comunque ne viene consegnata solo una parte. Sembra assurdo anche solo pensarci eppure sono tanti i casi in cui le persone hanno tenuto da parte quei soldi per talmente tanto tempo da dimenticarsene.
Per evitare di cadere nella trappola sarebbe bene segnare ogni libretto e ogni deposito in un’agenda dove ogni tanto poter controllare. L’importante è che prima dei dieci anni ci si ricordi di fare qualche operazione sul conto (che può significare anche solo il prelievo o il versamento di qualche euro).