Non si riesce mai a stare tranquilli, a godersi un attimo di serenità e, dopo la pandemia, la guerra, la crisi economica, arriva anche altro.
In realtà, non si tratta di qualcosa di nuovo, bensì di qualcosa che è stato già riscontrato e segnalato nel nostro Paese. L’attenzione è focalizzata su una zona in particolare del territorio italiana, dove è in atto una vera e propria emergenza. Possiamo definirla, anch’essa, come emergenza sanitaria. L’incubo è ritornato.
E a testimonianza di ciò ci sono delle foto sui social che hanno fatto scattare il panico nei cittadini. Sono diventate subito virali. Già lo scorso anno, questa parte dell’Italia ha dovuto combattere con quella che è una zanzara killer. La sua puntura porta conseguenze davvero terribili e, in alcuni casi, non rari, può essere anche nefasta.
Stiamo parlando della zanzara culex, la cui puntura provoca la West Nile, il virus del Nilo occidentale, altamente pericoloso nell’uomo. Nei bambini si osserva una febbre leggera, nei giovani la febbre diventa più alta ed è accompagnata da dolori muscolari e alla testa. Nella popolazione anziana o già debilitata da qualche altra malattia, le conseguenze sono molto più gravi.
Ad attendere loro c’è il ricovero perché tale malattia è neuroinvasiva. Pensate che già lo scorso anno in pochissimo tempo si sono registrati ben 230 casi di cui la metà dei pazienti era affetta dalla forma più crudele che possa esserci: encefaliti, meningiti, convulsioni. Sono solo alcuni dei problemi enormi causati da questa zanzara. E quest’anno l’emergenza si ripropone.
Nonostante non sia ancora arrivato ancora il clou della stagione estiva con le giornate calde, umide e già si è in piena emergenza a causa dell’invasione di queste zanzare killer che causano malattie inquietanti. La zona italiana più esposta è il Nord Est, come negli altri anni, e c’è una regione che più sotto bersaglio delle altre.
Stiamo parlando del Veneto. Qui si sono registrati già numerosi casi con sintomatologie abbastanza importanti. E, dovete sapere, che per la prima volta c’è un caso di ricovero in neuropsichiatria di un paziente under 45. E’ una cosa davvero eccezionale. A guidare questa nefasta classifica è Padova con circa 70 casi segnalati.
Attenzione, però, perché le segnalazioni si riferiscono alle ultime 24 ore. Non se la passano bene neanche le altre province del Veneto e quelle del Nord Est. Purtroppo, però, la situazione è in crescendo in tutta Italia. Non c’è alcuna provincia, alcuna città che può ritenersi, di fatto, immune dall’invasione di questi maledetti insetti.