Videogame, obbligatori nei programmi scolastici: insegnano abilità digitali indispensabili I L’appello degli esperti

Videogiochi nei programmi scolastici: la ricerca sostiene che siano educativi (web) – www.themagazinetech.com

Quella che stiamo per raccontarvi è una notizia, frutto di una ricerca, che ha sconvolto tantissimi utenti in tutto il mondo.

Sì, perché riguarda i videogiochi ed il loro lato educativo. Addirittura gli esperti credono che questi debbano entrare a far parte di tutti i programmi scolastici. Questo è ciò che è emerso da una ricerca basata su 700 bambini e ragazzi tra gli 11 ed i 17 anni. Crediamo che molti leggendo questa notizia stiano storcendo il naso.

Dovete sapere, però, che la tecnologia avanza e con essa anche il mondo del lavoro. Le occupazioni dei nostri giorni hanno tutte a che fare con il mondo digitale e, quindi, sarebbe un bene che tutti, bambini e ragazzi, possano approcciarsi a questo nuovo mondo già dall’età scolare. Permette loro di trovarsi preparati al futuro che li attende.

Quindi, l’apprendimento non si ottiene solo in classe, ma anche con il gioco. Questo, infatti, tende ad offrire degli stimoli. E’ praticamente il contrario della televisione. Quando si guardano film o programmi in Tv, si tende a ricevere passivamente ciò che viene trasmesso. Mentre giocando si ha la possibilità di partecipare attivamente.

Gli stimoli offerti dalle sessioni di gioco permettono a bambini ed adolescenti di sviluppare ampie competenze non solo digitali. Vediamo, allora, insieme quali sono i risultati di questa importantissima ricerca effettuata da esperti del settore e commissionata da aziende importantissime in questo campo quali Dell e Intel.

Videogiochi nei programmi scolastici: permettono di sviluppare numerose abilità.

Abbiamo già accennato che si tratta di una ricerca condotta su circa 700 bambini e ragazzi in età scolare. I risultati sono stati davvero sorprendenti dato che i protagonisti dello studio sono riusciti a sviluppare numerose competenze digitali e non solo. Ad esempio, è aumentata e non di poco la loro capacità di risolvere problemi, anche grandi.

Videogiochi nei programmi scolastici: la ricerca sostiene che siano educativi (web) – www.themagazinetech.com

Ma dallo studio si evince anche la loro grande capacità di collaborazione con altri ragazzi. Per quanto riguarda, poi, le competenze digitali, è stata molto importante tale esperienza per capire meglio come sviluppare software o realizzare grafiche anche in 3d. Insomma, è vero che questo è un metodo educativo non convenzionale.

Ma grazie ad esso, i ragazzi possono acquisire delle competenze che sono necessarie per il nuovo e rinnovato mondo del lavoro. Inoltre, le scuole, adottando questi metodi educativi ulteriori, consentiranno al potenziale degli studenti di venire fuori in maniera prepotente, forte. Insomma, non un metodo da utilizzare in alternativa, bensì un metodo da implementare all’interno dei piani di studio.

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Angelo Costantino