Il Triangolo delle Bermude è da sempre ritenuto maledetto e, addirittura, è stato soprannominato da molti “Triangolo del diavolo”.
Come sappiamo tutti, si trova in una zona dell’Oceano Atlantico, la cui forma immaginaria rivela un triangolo i cui vertici sono la Florida, Porto Rico e, appunto, l’arcipelago delle Bermude. Quest’ultimo è meta assai ambita per tutti i vacanzieri che hanno necessità di staccare completamente la spina, lontani da tutti e da tutto.
Come è, ormai, noto a tutti, questa enorme porzione di Oceano Atlantico è diventata, col passare dei secoli, il cimitero di numerose imbarcazioni. Per molti, questi accadimenti sono stati numerosissimi durante il secolo scorso. Ma, alcuni studiosi, hanno rivelato che questi eventi nefasti accadevano anche in precedenza.
Pensate che già a partire dal 1500, sono affondate moltissime navi insieme ai loro carichi ed ai loro equipaggi. E quasi tutte erano dirette verso il nostro continente. Trasportavano, per lo più, zucchero, cotone, tabacco e oro. Ma, possiamo certamente dire le navi erano utilizzate anche per il trasporto degli schiavi africani.
In questo caso la tratta era inversa. Gli schiavi, infatti, dall’Africa venivano portati in America per lavorare soprattutto nelle piantagioni di cotone. Gli studi che hanno offerto al mondo tali risultati, però, hanno difficoltà a trovare la motivazione dei vari incidenti seguiti dagli affondamenti. In pratica, non sanno cosa dire.
Ebbene sì, perché le sparizioni di navi in questa fetta di Oceano sono state davvero tantissime. E di ipotesi sulle motivazioni dei vari accadimenti ce ne sono tantissime. Partiamo dagli attacchi di mostri marini, fino ad arrivare agli extraterrestri che hanno rapito equipaggi, carichi e le navi stesse. Ma c’è anche chi sostiene altro.
Ad esempio, molti hanno parlato e parlano di un portale che porti in una terza dimensione creata ad hoc da non si sa chi. Altri invece, sostengono che tutti i naufragi e i conseguenti affondamenti possano essere dovuti a esplosioni di grandi quantità di metano. Altri, invece, pensano ad errori umani, difetti nella progettazione e realizzazione delle imbarcazioni.
E, ancora, sono tanti anche quelli che pensano alla natura ed a tempeste con onde altissime che hanno inghiottito tutto. Ma nessuno sa quanto sia potuto capitare a tutti gli equipaggi che hanno trovato la morte in quell’angolo di mondo. Si brancola ancora nel buio. Quel che è certo, però, che di incidenti ce ne sono stati davvero tantissimi.