Ventilatore elettrico, lo hai sempre usato nella maniera sbagliata I Gli errori da non fare per risparmiare in bolletta
L’estate, la stagione delle vacanze, del relax, del divertimento sta arrivando e, con essa, anche le giornate torride e piene di sole.
Per difendersi dal caldo atroce che imperversa alcuni giorni della settimana, alcuni utenti, giorno e notte si affidano a condizionatori e ventilatori. Ultimamente, però, sono tantissimi che preferiscono i ventilatori ai condizionatori perché convinti che il loro utilizzo sia molto meno energivoro. Ed in effetti non hanno tutti i torti.
In realtà, possiamo dire che hanno proprio ragione e che il ventilatore è un dispositivo che consuma davvero poca energia se paragonato al consumo energetico di un condizionatore, nonostante quelli di nuova generazione siano molto efficienti e si comportino meno da vampiri. Attenzione, però, perché se siete tra quelli del fan club dei ventilatori, dovete sapere alcune cose.
Ci sono dei comportamenti errati che vi condurranno a delle spese maggiormente impegnative, nonostante i dispositivi non consumino moltissima energia. In questo articolo andremo a capire i consumi medi di un ventilatore e quali sono, invece, gli errori da evitare assolutamente per non avere brutte sorprese in bolletta.
Se si continua a commettere questi errori errori, il ventilatore farà lievitare le bollette.
Lo abbiamo già detto, ma è meglio ribadirlo, che questo dispositivo non consuma tantissima energia. Per scoprire effettivamente quanto costa tenere acceso un ventilatore in casa, bisogna individuarne, innanzitutto, il wattaggio. Lo si trova sull’elica all’interno dell’etichetta o nel libretto delle istruzioni. Detto ciò, poniamo che il wattaggio sia 70.
Ora bisogna trasformarlo in kWh, dividendolo per 1000. Il risultato è o,o7 kWh. Poniamo, adesso, che questo venga utilizzato per 12 ore al giorno. Il risultato è 0,84 kWh. Il consumo energetico dovrà, poi, essere moltiplicato per il costo del kWh che, mediamente, è intorno ai 0,30 euro. Il risultato sarà 0,252 euro. Quindi in un mese si andrebbero a spendere circa 7,56 euro. Come abbiamo già detto, però, ci sono dei comportamenti errati che fanno lievitare i costi.
Ecco gli errori comuni da correggere per ottenere risparmio.
Molti pensano che impostare la velocità del ventilatore al massimo sia quanto di migliore ci sia da fare. Di sicuro più potenza vuol dire più movimento di aria. Ma ha come conseguenza anche un maggiore dispendio di energia. Dovete sapere, però, che anche a velocità bassa, il dispositivo riesce a rinfrescarvi. E, poi, i consumi si dimezzano.
Quello che molti ignorano è che i ventilatori non agiscono sull’intera stanza, o meglio non la raffreddano. Ma offrono una sensazione fresca e piacevole al corpo umano. Quindi, tenendolo sempre a velocità bassa, potreste metterlo dinanzi ad una finestra in modo da amplificare la brezza che riesce ad entrare all’interno dell’abitazione. Risparmierete anche sul tempo di accensione.
Infine, ci raccomandiamo di spolverarlo sempre. E le motivazioni sono ben due. La prima riguarda la salute di chi abita in casa dato che eviterà di respirare tantissima polvere. La seconda, invece, riguarda il suo funzionamento. Se funziona bene, consuma anche meno. Ecco i nostri consigli da seguire scrupolosamente.