Dinosauri, scoperta nuova specie: ha il nome del Dio romano del cambiamento I Ferocissimo, aveva una caratteristica unica
Le scoperte scientifiche sono all’ordine del giorno e, costantemente, i ricercatori si imbattono in qualcosa di completamente nuovo.
Ed è anche questo il caso di cui vogliamo parlarvi nell’articolo. Infatti, è stato scoperto, di recente, un dinosauro, o meglio una nuova specie di dinosauri. La notizia arriva direttamente dal Nord America e racconto di un dinosauro vissuto circa 99 milioni di anni fa. E’ vissuto, praticamente, in un periodo preistorico di transizione.
Ed è sopravvissuto! In quel periodo, durante il medio Cretaceo, si riscontrò un enorme aumento delle temperature ed iniziarono a svilupparsi le foreste pluviali. Inoltre, il livello del mare andò innalzandosi sempre più velocemente e ciò ebbe un’altra conseguenza. Le terre emerse cominciarono a diminuire e, così, anche il cibo disponibile.
Ed in questo contesto si scatenarono numerose lotte per la sopravvivenza, tra questo dinosauro e le altre specie come tirannosauri piumati. E c’è da dire che questi, come già accennato sono riusciti a sopravvivere. Si sono adattati benissimo al cambiamento climatico e geologico che era in atto in quel periodo.
E, proprio per questo motivo, è stato dato alla specie un nome particolare. Questo, infatti, fa tornare alla mente il dio romano bifronte del cambiamento. Vediamo, allora, insieme, di che dinosauro si tratta e, soprattutto, in che modo questo sia stato ribattezzato. Vi diciamo subito che la sua caratteristica principale è la mascella.
Dallo Utah arriva “Iani Smithi”: un dinosauro erbivoro dalla mascella potente.
Il suo nome è mutuato dal dio Giano, dio romano del cambiamento, proprio per la sua capacità di adattamento alle condizioni mutanti e mutevoli dell’epoca in cui è vissuto. Quello che è stato scoperto è un giovane esemplare. La sua caratteristica principale è la mascella potentissima con denti simili alle pale.
E questi ultimi avevano, ciascuno, ben 12 “creste secondarie“. Aveva bisogno di questa dentatura così robusta e forte per penetrare all’interno dei duri rami delle piante che affollavano il Nord America durante il Cretaceo. La scoperta ha destato scalpore e curiosità. Certo, c’erano stati già dei ritrovamenti di denti in quei luoghi.
Ma niente faceva presagire che ci si potesse imbattere in una scoperta così sensazionale, di uno scheletro così ben conservato. Finanche il cranio è arrivato sino ai giorni nostri. Tutto ciò ha permesso di compiere numerosi studi che hanno dimostrato che altri dinosauri come il Terontosaurus o altri animali australiani appartenessero alla stessa famiglia.