Ci sono delle notizie allarmanti e quella di cui vogliamo parlarvi rientra proprio in questa categoria dato che mette a rischio gli utenti.
Sappiamo tutti del processo di digitalizzazione in atto in questo periodo e della sparizione contestuale di filiali fisiche e di sportelli Bancomat dal territorio italiano. Sono ancora molti, però, i cittadini che non riescono a convertirsi ai nuovi metodi di pagamento. I motivi sono tanti. Tra questi c’è il fatto che sono molto poco avvezzi alla tecnologia.
Ma non solo. Molti cittadini hanno paura di utilizzare le proprie carte come metodi di pagamento e hanno timore di utilizzare le filiali digitali. La motivazione sta nel fato che possono accadere delle truffe. Se ne sente tanto parlare in giro. Non che con il contante i raggiri non accadano. Ma sempre meglio non fidarsi troppo.
Questo è il pensiero univoco di tutti coloro i quali fanno diversi chilometri pur di prelevare ad un ATM, toccare con mano le banconote e sentire il loro profumo inconfondibile. E la notizia che sta circolando in queste ore non fa altro che dar loro ragione. Ha dato fondatezza, in pratica, ai loro timori, alle loro ansie.
E’ una situazione davvero allarmante. Quello che sta accadendo mette a serio rischio tutti i risparmiatori ed i loro dati sensibili. Le carte di credito vengono praticamente rivendute da criminali a cifre irrisorie nel dark web. Pensate che ne sono già state vendute ben 6 milioni alla modica cifra di 8 euro ciascuna. Una miseria!
Il problema principale, però, è che una volta rivendute, queste vengono utilizzate da altri criminali subdoli e senza scrupoli, che opereranno al posto dei proprietari. Questi, vittime inconsapevoli, si ritroveranno con molti soldi in meno sui propri conti correnti. Il tutto parte dal phishing, quella pratica illegale che possiamo definire come un adescamento.
Le vittime ricevono mail o messaggi all’interno dei quali sono presenti link da cliccare con massima urgenza. Ecco, dopo quel click iniziano i guai seri, anzi serissimi. Ma i criminali utilizzano anche dei malware per entrare all’interno dei dispositivi e rubare, poi, tutti i dati sensibili degli utenti come le credenziali bancarie.
Parte un commercio illegale e molto fruttuoso che ha fatto arricchire moltissimo gli hacker. Pensate che l’Italia è al terzo posto per frodi del genere in tutta Europa. Un primato di cui andare davvero pochi fieri. E’ un fenomeno da combattere assolutamente. Intanto, vi invitiamo a prestare massima attenzione, a diffidare da mail e messaggi poco chiari e segnalare qualsiasi cosa sospetta.