Nonostante le numerose chiusure degli sportelli Bancomat, sono ancora tantissimi gli utenti che non riescono a non utilizzare il contante.
Sono troppo affezionati, troppo ancorati alle banconote. Hanno nostalgia del passato ed anche molta, ma molta paura della modernità. Hanno timore che possa accadere qualcosa di brutto utilizzando i metodi di pagamento elettronici e quelli online. Ovviamente, conoscono benissimo anche il rischio che corrono prelevando presso un ATM.
Il problema delle truffe è dilagante e investe tutte le sfere di questo delicato mondo fatto di numeri e codici. Dovete sapere che, pochissimo tempo fa, è capitato qualcosa di veramente strano. Alcuni utenti, si sono recati presso uno sportello Bancomat per prelevare una somma di danaro e, anziché avere l’importo richiesto, hanno ricevuto una cifra maggiore.
Allegramente, sono tornati a casa, felici di avere fregato, per una volta nella vita, la propria Banca. Ma la gioia è durata davvero pochissimo. Infatti, sia i dipendenti che il direttore della filiale bancari sita in provincia di Padova, hanno telefonato ai fortunati vincitori, intimando loro di restituire quanto hanno incassato, pena l’addebito. Altro caso del genere è avvenuto ad Acerra in provincia di Napoli.
Una signora si è trovata di fronte ad una grossa cifra allo sportello e subito, contrariamente ai primi, ha allertato la banca e si è messa alla ricerca dei poveretti che avevano perso quei soldi. Le motivazioni di queste elergizioni strane da parte dei bancomat erano differenti. Le vedremo insieme e vi consiglieremo cosa fare se vi dovesse capitare qualcosa del genere per non incappare in guai seri.
Innanzitutto, va detto che sia il caso di Padova che quello di Acerra sono casi isolati e che hanno motivazioni differenti. Nel primo caso si tratta di un errore umano. In pratica, i dipendenti hanno inserito le banconote da 50 euro nello slot in cui bisognava mettere le banconote da 20 e viceversa. Il secondo caso, invece, è un errore dello sportello e di connessione.
In pratica, chi aveva chiesto di effettuare un prelievo aveva trovato indisponibilità. Ma una volta andato via, la macchina ha rilasciato soldi e ricevuta. E la signora che ha fatto la scoperta ne è rimasta meravigliata ed ha iniziato a cercare il proprietario di quei soldi. Ma come comportarsi? Come gli utenti del primo caso che hanno fatto finta di nulla o come la signora del secondo caso?
Ovviamente, il consiglio è quello di comportarsi come la signora di Acerra e , quindi, di consegnare alla Banca o al legittimo proprietario ciò che ha perso. Se si dovesse procedere nel senso opposto si rischia davvero grosso ed il male minore sarebbe la restituzione dei soldi. Sì, perché si configurerebbe il reato di furto e quello di appropriazione indebita. Ne vale la pena secondo voi?