L’inverno mite è stata solo una parentesi positiva, il caro bollette continua: arriva il rialzo dell’estate 2023, le cause sono da ricercare nella crisi climatica
Parliamo ancora di caro bollette nonostante i cittadini siano già alle strette. Le persone che avevano investito i propri risparmi in un mutuo per l’acquisto della casa si sono ritrovati le rate raddoppiate ma con la stasi degli stipendi la situazione non sembra essere migliorabile.
Oltre ai tassi d’interesse, il problema è legato anche all’aumento dei prezzi delle materie prime tra cui gas ed energia. La verità però è che si è fatta molta confusione da questo punto di vista, spesso portando aumenti ingiustificati, ma mai protestati abbastanza per via della disperazione delle persone.
Gli italiani hanno da sempre imparato la ‘resilienza’, un termine abusato ma che racconta chiaramente la voglia di farcela del popolo italiano. Mezza popolazione in ginocchio per via delle spese, ma non si molla, si abbassa la testa e si continua a lavorare. Il problema è che questo sistema è inefficiente e per quanto si voglia tirare la fune, ad un certo punto si strapperà del tutto e lo strappo riecheggerà in ogni zona della nostra penisola con tanti danni.
La situazione l’abbiamo intuita tutti, ma i prezzi continuano a crescere nonostante l’inverno mite sembrava averci salvato dalla catastrofe delle bollette, adesso le cose continuano a peggiorare. L’aumento dell’energia previsto per l’estate 2023 è legato alla mancanza d’acqua e neve sulle montagne che creerebbe non pochi danni a quelle che sono le centrali idroelettriche da cui prendiamo gran parte dell’energia che poi arriva nelle nostre case.
La crisi climatica e l’estate torrida che ci ritroveremo a vivere potrebbe portare un serio problema dal punto di vista della desertificazione: se c’è carenza d’acqua i prezzi dell’energia aumentano per via dell’aumento dei costi di produzione dell’energia stessa.
Il circolo vizioso sembra difficile da gestire ma poi a rimetterci sulla cattiva gestione delle risorse sono sempre i cittadini, già schiacciati dall’inflazione. Insomma, nessuna buona notizia per quanto riguarda i mesi estivi: il caldo e la mancanza d’acqua potrà portare aumenti improvvisi e difficili da gestire, e non si tratta di allarmismo, bisogna guardare i fatti con anticipo se si vuole evitare un disastro economico.