In un contesto di crisi economica e sociale come quello che stiamo vivendo e con l’inflazione alle stelle, c’è altro di cui preoccuparsi.
La situazione odierna la conoscono tutti, finanche i bambini appena nati. C’è una crisi dilagante che non ha eguali. Per ritrovare qualcosa di simile, bisogna andare indietro di molti anni, a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta del secolo scorso. Oggi, è aumentato tutto, l’inflazione dimezza il potere di acquisto dei cittadini.
Questi ultimi sono sull’orlo di una crisi di nervi dato che non riescono a far fronte a tutti gli aumenti di questi mesi. Ed i risparmi sui conti correnti sono minacciati. In realtà, a preoccupare un po’ tutti c’è anche un’altra situazione. E questa riguarda proprio i conti correnti. Infatti, molti sono a rischio chiusura.
Sì, avete capito benissimo. C’è in atto una vera e propria strage. Le banche chiudono i conti correnti senza avvisare in alcun modo i risparmiatori. E’ una situazione alquanto tragica. Ma cerchiamo di capirne le motivazioni che portano ad un atto così perentorio e definitivo da parte dei vari Istituti di Credito.
Sappiamo tutti che i conti correnti vengono utilizzati per effettuare pagamenti e molte altre transazioni. La situazione che sta capitando a molti, ovvero la chiusura di questi, mette gli utenti di fronte alla impossibilità di accedervi e di operare. Dovete sapere, però, che alla base della chiusura e di questi blocchi ci sono diverse motivazioni.
Una di queste, è senza dubbio lo scoperto sul conto. In questo caso è pacifico che se non ci sono soldi la Banca blocchi qualsiasi operazione in uscita. In questo caso, basta ripianare i debiti contratti per avere di nuovo potere ed operatività. Altra motivazione che conduce al blocco del conto corrente è quella per antiriciclaggio.
L’utente deve, per Legge, compilare e sottoscrivere un documento con a corredo il proprio documento di identità entro 60 giorni. Pensa, il blocco del conto corrente e una sanzione alla Banca che non ha vigilato sulla questione. Anche in caso di debiti enormi il conto va bloccato. In questo caso, addirittura, viene bloccato il conto e pignorata l’intera somma del debito più la sua metà.
Viene riattivato al ripianamento totale del debito. Infine, l’ultima motivazione è la morte del titolare del conto corrente. E la situazione rimarrà tale sino al completamento di tutti gli iter burocratici dovuti alla successione di tutti gli eredi. Ecco spiegate tutte le motivazioni per cui le banche bloccano i conti correnti.