ChatGPT, occhio alle app fake di intelligenza artificiale I Ti addebitano una sassata quando ti iscrivi e non te ne accorgi
Da quando è arrivata sul mercato, ChatGPT, il chatbot di OpenAi, ha subito avuto un enorme successo di pubblico in tutto il mondo.
Era la fine di novembre dello scorso anno e da quei giorni tantissime persone, incuriosite dalla novità, hanno iniziato ad utilizzare il chatbot. In primis, tanti studenti l’hanno utilizzata per avere degli aiuti su quesiti matematici e temi di italiano. Anche le versioni di latino e greco erano molto gettonate. Inoltre, è stata utilizzata anche per lavoro.
O meglio, molti hanno utilizzato questo chatbot per scrivere dei codici semplici come avvio per siti ed App. Insomma, gli usi sono i più disparati. Ed è anche semplice farlo. Basta creare un account gratuito sul sito ed il gioco è fatto. Certo, il suo percorso fino ad oggi non è stato, poi, proprio così facile. Ne sono nate tantissime polemiche sui vari utilizzi dell’Intelligenza Artificiale.
E’ stata anche messa al bando in Italia ed in alcuni paesi del mondo. E ciò che fino ad un attimo prima era uno strumento indispensabile, da santificare, ecco che un istante dopo diventa qualcosa da combattere a causa di un rischio per tutti gli utenti e per i loro dati. Insomma, ha dovuto vedersela con il Garante della Privacy.
Ora, però, è di nuovo tra noi ed è ampiamente utilizzata. Vero è che deve essere regolamentato il suo utilizzo, ma bloccarne una per utilizzarne altre 100 è sembrato davvero strano e poco opportuno. Detto ciò, fatta questa premessa, bisogna fare attenzione a tutte quelle applicazioni fake che rimandano a ChatGPT, ma che sono alquanto pericolose.
App di Intelligenza Artificiale false: massima attenzione agli addebiti.
Ebbene sì, non poteva essere altrimenti, purtroppo. Con il successo di ChatGPT, anche questa non poteva non essere vittima di una truffa, di un raggiro. Sì, perché di questi criminali non risultano essere vittime solo gli utenti, ma anche il chatbot di Intelligenza Artificiale per eccellenza. Vediamo, allora, cosa sta accadendo.
C’è un proliferare di false applicazioni che inebriano gli utenti, promettendo loro le stesse funzionalità e gli stessi servizi offerti da ChatGPT. Le App in questione sono Chat Gbd e Genie. Si possono trovare all’interno dei principali App Store e offrono agli utenti un periodo di prova gratuito. Sono chiamati in gergo tecnico “fleeceware“, ovvero dei malware.
E, una volta sottoscritta la prova gratuita, questo particolare tipo di malware, fa il suo lavoro. Ovvero, addebita dei costi settimanali o mensile per un abbonamento sottoscritto, ma non dall’utente. Ed è difficilissimo disdirli. Quindi, fate attenzione alle false promesse. Anche il campo dell’Intelligenza Artificiale è ricco di insidie, almeno sotto questo punto di vista.