Condizionatori vietati: l’ultima legge dell’Ue spaventa gli italiani I Non sono a norma 8 impianti su 10
Una nuova tegola è pronta ad abbattersi sulle teste della maggior parte delle famiglie italiane a causa di una nuova norma dell’UE.
Questa volta, ad essere presi di mira sono i condizionatori. Sì, avete capito benissimo. Quei fantastici dispositivi per cui, in estate ed in inverno, ringraziamo tantissimo i loro inventori. Grazie ad essi si trova riparo in casa durante la grande calura estiva. Solo così, in alcune località italiane, si può riposare senza soffrire il caldo e sudare tantissimo.
E che dire, poi, dell’inverno. Anche in questa stagione consentono di trovare sollievo, magari dopo aver camminato all’aria aperta, al freddo e al gelo, per percorrere la strada che da casa porta al lavoro e viceversa. Insomma, senza di loro non si saprebbe più vivere. Un po’ come gli smartphone. Senza di essi ci si sentirebbe persi.
Purtroppo, però, l’Unione Europea, pur consapevole di quanto siano importanti tali dispositivi sta studiando una norma che li vieterebbe. O meglio, c’è un consulto tra Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo per vietarli definitivamente. E ciò sarebbe una vera e propria maledizione per tutte le famiglie.
Si stima che, in Italia, la maggioranza dei climatizzatori risulteranno fuorilegge. E ciò avrà conseguenze disastrose sulle finanze delle famiglie che saranno costrette ad eliminare e sostituire questi dispositivi. Vediamo, insieme, cosa prevede tale normativa, quali sono le sue motivazioni e quali saranno le conseguenze.
In Italia 8 condizionatori su 10 non sono a norma: disastro per tutti.
Ebbene sì, ben l’80% dei dispositivi presenti nelle abitazioni, negli uffici e negli Enti pubblici diventeranno, molto presto, fuorilegge. A vietarli sarà una norma dell’Unione Europea che sta cercando di limitare le imponenti emissioni di CO2 in atmosfera. Secondo l’UE bisognerà passare, infatti, dai gas fluorurati ai gas refrigeranti naturali.
Va da sé, così, che sarà un’impresa ardua, sia a livello economico, per i cittadini, sia a livello produttivo, per le aziende. Ma non c’è solo questa problematica a far discutere. Molti di questi dispositivi sono all’interno di spazi pubblici come ospedali, centri commerciali, all’interno dei quali è vietato l’utilizzo di questi gas refrigeranti naturali.
Infatti, uno di questi, il propano è infiammabile ed esplosivo, mentre l’ammoniaca è tossica. Questo nuovo regolamento in discussione che si chiama F-Gas, secondo molti è qualcosa di troppo ambizioso e non è ben ragionato. Si rischia di creare ancor più divario sociale e permetterà ai produttori esterni all’Unione Europea di invadere un mercato fino ad oggi florido. Tutto ciò, con conseguenze economiche e sociali davvero gravi.