Smartphone, minaccia “tocco fantasma”: gli hacker ti sbloccano il telefono da solo I Dopo fanno quello che vogliono
E’ purtroppo arrivata una notizia allarmante che riguarda la nuova frontiera degli attacchi informatici e, questa volta, sono a distanza.
Sì, avete capito benissimo. Sono a distanza, ma ciò che più allarme è altro. In pratica, questi criminali non hanno alcun bisogno di “iniettare” malware nello smartphone da colpire con link esca o App malevole. E la paura di tutti gli utenti, quella di possedere uno smartphone sotto attacco dei pirati informatici può diventare realtà in un modo molto subdolo.
Ovviamente, non dovete preoccuparvi se siete nella vostra abitazione da soli o con persone della vostra famiglia o amici. Il livello di preoccupazione deve iniziare a salire ed anche quello dell’attenzione, nel momento in cui ci si ritrova in posti affollati, all’aperto o al chiuso non fa alcuna differenza, in cui si è molto vicini ad altre persone.
Sì, perché in questo caso tutti possono essere hacker. Chiunque, con un altro dispositivo può entrare all’interno del vostro ed operare in maniera indisturbata, senza che voi ve ne accorgiate. Insomma, vogliamo farvi capire che anche il vicino di posto nell’autobus o al cinema, potrebbe essere colui che vi ruberà la vostra privacy.
E’ un modo per mettervi in allerta, per farvi stare più attenti e tenere bene d’occhio ciò che sono i dati sensibili contenuti sui device. Ci rendiamo conto che tutto ciò che vi stiamo raccontando è terrificante, ma non potevamo non raccontarvi cosa sta accadendo. Vi invitiamo, pertanto, a leggere tutto fino in fondo in modo da trovarvi preparati.
Viene chiamato “tocco fantasma”: lo smartphone si sblocca da solo e permette di agire senza disturbi.
Questo attacco informatico parte proprio da quello che viene identificato come un “tocco fantasma“. Gli hacker utilizzano dei segnali elettromagnetici per simulare i tocchi sul touchscreen. In questo modo possono impossessarsi dello smartphone preso di mira, recuperare dati sensibili ed anche installare malware al suo interno.
I luoghi più pericolosi, come già accennato poc’anzi, sono quelli chiusi ed affollati come cinema, mezzi pubblici o biblioteche. I malviventi preparano prima tutta l’attrezzatura occorrente all’attacco, sotto un tavolo ad esempio, e, appena la vittima, inconsapevole, è vicina, lo sferrano. Da quel momento saranno liberi di viaggiare all’interno del device e di rubare tutto ciò che occorre.
Informazioni sensibili, dati bancari, sono queste cose che più fanno gola ai malviventi. Per fortuna, però che questo attacco può essere sferrato solo ad una distanza ravvicinata. Servono meno di 4 cm affinché funzioni. Per proteggersi sarebbe meglio innalzare il livello di sicurezza, con l’impostazione di dati biometrici e, ovviamente, tenendo sempre aggiornati i propri sistemi operativi.