L’inventore di ChatGPT ammette i pericoli dello strumento e rende partecipe il pubblico di quelli che potrebbero essere i segnali di un utilizzo errato del sistema
Si continua a far luce su ChatGPT, OpenAI e il suo ceo Sam Altman hanno deciso di contribuire nella diffusione di informazioni sulla chat d’intelligenza artificiale e su quelli che possono essere i rischi. Come ogni novità tecnologica, anche in questo caso il dibattito sembra essere molto acceso.
Tra le tante novità che ChatGPT ha offerto agli utenti, ci sono sicuramente anche tanti rischi. Lo stesso creatore ammette di aver paura per quel che potrà essere il futuro dell’intelligenza artificiale. Negli ultimi tempi il settore è in pieno fermento, uno dei collaboratori di Google, colui che aveva portato avanti il progetto dell’AI, ha deciso di licenziarsi.
Questo perché voleva parlare apertamente dei rischi di questa novità per mettere in allerta le persone. Le Chat intelligenti sanno rispondere alle domande degli utenti che le interrogano, ma arrivano anche ad alterare la realtà riuscendo a creare immagini e testi di fantasia rendendoli reali e credibili.
In questo senso è facile cadere nella trappola della menzogna. Un’immagine potrebbe essere del tutto falsa poiché creata dalla Chat ma l’utente potrebbe anche non accorgersi della creazione artificiale, in questo modo il rischio che si corre è quello di alterare la realtà espandendo l’effetto delle fake news.
Secondo l’inventore di ChatGPT, tra i rischi più alti ci sarebbe proprio il fatto che l’intelligenza possa mettere in rete realtà alterate, pericolose per diversi campi, come per esempio il campo medico, politico, ma anche l’informazione stessa. Bisogna quindi lavorare sugli effetti che potrebbe creare la Chat sulla società e soprattutto sulle metodologie necessarie per frenare la sua ‘intelligenza’.
D’altra parte come tutte le novità anche le intelligenze artificiali porteranno tanti benefici, rendendo il lavoro sempre meno ‘umano’ e più automatizzato. Un altro rischio sta nel fatto che la Chat potrebbe portare alla scomparsa di intere categorie lavorative. Così come chiuderà dei lavori, riuscirà però a crearne dei nuovi, assicurano gli inventori, sarà più che mai un aiutante per l’umano, l’importante adesso è capire come impostare dei ‘paletti di sicurezza’.