Bancomat, attento all’ultima truffa per rubarti il Pin I Se senti questa frase mentre prelevi non girarti mai
La fantasia dei truffatori non ha alcun limite e, giorno dopo giorno, studiano sempre più metodi alternativi per mietere vittime.
Tutti conoscono i metodi più utilizzati per truffare, raggirare quanti più cittadini possibile. Ci sono numerose truffe online. Arrivano direttamente via mail, ma, ora, sono sempre più prese di mira tutte le piattaforme di messaggistica. Via mail arrivano le vincite per i clienti di supermercati appartenenti a grandi catene di distribuzione.
Sulle varie piattaforme di messaggistica, invece, sono molti i messaggi che arrivano da sedicenti amici o parenti che hanno bisogno di aiuto. Inoltre, si stanno facendo strada i raggiri tramite telefonate ed SMS. Avete mai ricevuto una telefonata che vi invitava a sposare la causa del trading online? O, come dimenticare le telefonate con voce registrata che invitano a cambiare gestore telefonico o fornitore di energia.
Insomma, ce ne sono tantissime. Ma non esiste solo il mondo delle truffe telefoniche o di quelle online. Infatti, accadevano, accadono ed accadranno ancora le truffe dinanzi o all’interno degli sportelli Bancomat presenti sul territorio. Basti pensare alle recenti truffe del giornale o del lama. Durante quest’ultima accade qualcosa di davvero spiacevole.
Uno dei complici inizia a sputare sullo sportello, mentre un altro si appropria della carta. Ovviamente tutto accade dopo aver memorizzato il Pin. E nonostante l’informazione costante, la frequenza dei raggiri non accenna a diminuire in alcun modo. Proprio per questo vogliamo raccontarvi cosa sta accadendo spesso a numerosi utenti. C’è una nuova truffa in giro.
Attenzione alla frase maledetta: non giratevi, è una truffa!
In realtà, la truffa è un po’ più articolata, ma il momento clou è identificabile in una sola frase. Vediamo, nel dettaglio, in che modo agiscono questi truffatori. Sì, abbiamo usato il plurale perché si parla non di uno, ma di due malviventi. Il primo, in pratica, si mette in una situazione favorevole, accanto alla vittime, per poter memorizzare il Pin inserito.
Fatto ciò, lascia cadere una banconota da 20,oo euro. Ed è in questo momento che entra in gioco il secondo malvivente. Conquista l’attenzione della vittima con dei colpetti sulla spalla e, indicando la banconota in terra, pronuncia la fatidica frase: “Il Bancomat è difettoso!“. Mentre la vittima è distratta ed impegnata a recuperare la banconota, il primo dei truffatori, annulla le operazioni allo sportello e ruba la carta.
Il dado è tratto e la truffa è servita. La vittima pensa che l’ATM abbia inglobato la carta e, mentre effettua tutte le operazioni burocratiche in banca e si accorge che la carta, invece, è stata rubata, i due malviventi hanno tutto il tempo di poter effettuare acquisti e prelievi in tutta tranquillità. Il nostro consiglio è di non distrarsi mai e di non tener conto di chi si avvicina e comincia a parlare con voi.