App, occhio alla “regola del 4”: se non la rispettano toglile subito dal telefono I Rischi guai seri
I nostri smartphone sono, ormai, pieni zeppi di applicazioni, alcune molto utilizzate, altre che, invece, finiscono nel dimenticatoio.
Nonostante non vengano utilizzate, queste ultime, insieme a quelle maggiormente utilizzate, hanno due conseguenze sui nostri smartphone. Ed ovviamente non c’è alcuna differenza tra iOS ed Android. E le conseguenze sono da ricercare nell’intasamento della memoria ed in un’altra che è ancora più grave della prima.
Infatti, molte delle applicazioni presenti negli App Store spiano letteralmente sia i nostri dispositivi che noi stessi. E lo fanno anche senza nostra autorizzazione. o meglio, senza che noi abbiamo rilasciato, in sede di installazione, alcuna autorizzazione ai loro comportamenti. Questi ultimi, potremmo ritenerli “illeciti“, non credete?
Dovete sapere, poi, che esiste una regola, fantastica ed allo stesso tempo rigorosa, che tutte le applicazioni dovrebbero, o meglio, devono rispettare. Se non dovesse essere così, si farebbe meglio ad eliminarle definitivamente da tutti i dispositivi che si stanno utilizzando. E lo si dovrebbe fare sin da subito, senza esitazioni di sorta. In questo articolo, vi parleremo della regola in questione.
Vi mostreremo quali canoni devono rispettare tutte le applicazioni sullo smartphone o che si ha intenzione di scaricare perché ammaliati dalle pubblicità o dai colori sgargianti. Insomma, questa regola bisogna tenerla sempre bene a mente per non incorrere in pericoli che potrebbero tramutarsi molto facilmente in guai serissimi.
La regola del “quattro”: se le applicazioni non la seguono, eliminatele.
Innanzitutto, vi ricordiamo che in cima alla lista bisogna tenere tutela della privacy e sicurezza. Partiamo dal primo dei canoni della regola del quattro. Parliamo della crittografia end to end. E qui si parla, ovviamente, delle piattaforme di messaggistica. Se non rispettano ciò, eliminatela, altrimenti tutti potranno vedere i messaggi scambiati con altri utenti.
Sinceratevi che le tutte le App presenti sullo smartphone non utilizzino codice open source. Altrimenti potreste andare incontro a problemi e vulnerabilità, anche gravi, di qualsiasi tipo. Anche attacchi informatici mirati ai vostri dati compresi quelli bancari. Il terzo canone da rispettare è la presenza dei messaggi che si autodistruggono dopo che il destinatario li ha letti.
Ciò aumenterà maggiormente il livello di sicurezza e di tutela della privacy. Infine, l’ultimo canone da verificare è quali dati ed in che modo questi vengono utilizzati dalle varie applicazioni. Sì, perché anche quelle che utilizzano la crittografia possono accedere a numerosi dati come Indirizzo IP e contatti frequenti. Attenzione massima a cosa faranno dei vostri dati.