A suggerirlo è proprio Meta: su WhatsApp bisognerebbe assicurarsi che sia attiva una determinata impostazione
WhatsApp non è poi così sicuro. Anche Meta è a conoscenza del fatto che la sua app di messaggistica è usata anche da utenti decisamente poco sicuri. Tra truffe, revenge porn e furti di identità di vario genere, ormai anche WhatsApp non è esclusa dalla pericolosità del web.
Più navighiamo sul web, più ci iscriviamo ai siti, ai concorsi, e a ciò che ci interessa, più i nostri dati diventano delle possibili trappole per persone malintenzionate. Capiterà quindi più o meno a tutti, almeno una volta, di essere contattati su WhatsApp da account poco sicuri.
Cosa fare in questi casi? Meglio non rispondere a messaggi di cui non ci fidiamo, spiega Meta. Questo perché più si risponde e più l’altro utente potrebbe ricevere dettagli sulla nostra vita che porterebbero a semplificargli la truffa.
Prima di rispondere a messaggi sospetti, una tecnica potrebbe quella di chiamare il numero per assicurarsi che si tratti di una persona esistente. Un altro consiglio che parte proprio da Meta è quello di modificare un’importante impostazione su WhatsApp.
Se utilizziamo l’app per uso privato e non attraverso l’account business sarebbe meglio eliminare alcune informazioni, come il cognome, la didascalia nel caso contenesse qualcosa di privato e soprattutto l’immagine del profilo.
Questo perché quando si ha l’immagine del profilo pubblica, tutti possono vederla e al tempo stesso screenshottarla. Il malintenzionato, quindi, non solo potrebbe usarla per capire il vostro sesso ma potrebbe anche usarla per trovare altre vittime.
Probabilmente l’azienda ha avuto diverse segnalazioni che l’hanno portata ad avvisare esplicitamente gli utenti di tutelarsi prima di poter finire nei guai. L’importante è essere coscienti dei rischi che si corrono, sia su WhatsApp che anche attraverso le pubblicazioni sui social.
Il pro è il fatto che automaticamente le altre persone sono più spinte a fidarsi, quindi si fa conquista in termini di ‘affidabilità’, dall’altra si è appunto più a rischio perché molto esposti. Inoltre, un consiglio più generico ma molto utile per tutelarsi è quello di evitare di inserire il proprio numero di telefono quando ci si iscrive nei vari form per newsletters e servizi di vario genere. Anche se nella maggior parte dei casi i siti sono tenuti a rispettare la privacy, ci potrebbero essere fughe di dati o attacchi hacker ai database.