Oggigiorno, riporre i propri risparmi al sicuro, accendendo un conto corrente, è diventata una pratica alquanto complicata per i cittadini.
Questo perché esiste una varie tipologie di conto e per ogni tipologia ce ne sono tantissimi. Per tipologie di conto intendiamo quelli tradizionali, quelli online e, ovviamente, i conti deposito. Insomma, per fare la scelta giusta bisognerebbe leggere fino in fondo tutte le condizioni contrattuali, comparando i vari costi e le eventuali commissioni per le transazioni.
Come se non bastasse, c’è la scelta tra il conto bancario e quello postale. Prima non era difficoltosa perché erano due tipologie di prodotti diverse. Ora, invece, si fa più difficoltà a riconoscerli poiché sono molto simili tra di loro. Facciamo un po’ di chiarezza. Il conto corrente bancario è un prodotto che consente ai clienti che lo accendono di usufruire di numerosi servizi.
E tutti rivolti alla gestione del patrimonio del singolo o dell’intera famiglia. Ovviamente, oltre che servizi per i privati, le Banche offrono anche prodotti per aziende. Il conto corrente postale che tutti conosciamo come Bancoposta, è molto simile ad un conto bancario. Ma non è stato sempre così, infatti, col tempo sono stati aggiunti gli assegni, una carta associata.
E tramite il conto postale si possono accendere mutui, richiedere prestiti. insomma, si è avvicinato sempre di più a quello che è un conto bancario. nonostante ciò, ci sono delle differenze tra le due tipologie di prodotti. In questo articolo vogliamo informarvi di queste e dei costi in modo da offrirvi l’opportunità di scegliere tra i due.
La prima grande differenza tra i due conti correnti riguarda chi li eroga. Ovviamente, quando parliamo di Poste, non parliamo di una Banca, ma di una Spa. Quindi non aderisce al Fondo che tutela gli utenti in casi di perdite. Il principale azionista è il Ministero dell’Economia ed i soldi sono investiti in Titoli di Stato in maniera esclusiva.
Anche i costi di gestione e tenuta conto sono tra le differenze sostanziali. Un conto online bancario costa intorno ai 26 euro l’annuo, un contro tradizionale intorno ai 140 euro mentre quello postale costa intorno ai 30 euro. Le commissioni sui prelievi con carta postale sono alte e si può procedere al prelievo solo presso gli ATM degli Uffici Postali.
Infine, se su un conto corrente bancario si può procedere alla domiciliazione di tutte le utenze, con il conto corrente postale questa possibilità è negata. Si possono domiciliare solo le utenze di operatori convenzionati con Poste. Per poter scegliere tra le due tipologie bisogna capire se si effettuano numerose operazioni o meno. Nel primo caso meglio un conto bancario, nel secondo meglio scegliere quello postale.