Twitter, Papa Francesco contro Elon Musk: e non è il solo I Ronaldo, Beyoncé e Donald Trump infuriati
Twitter è uno dei social più famosi e più longevi presenti in tutto il panorama internazionale, con una grande fetta di utenti attivi.
E’ stato lanciato nel lontano 2006 e nel 2022 è passato nelle mani di Elon Musk, CEO anche di Tesla e SpaceX. Da quel momento ci sono state numerose problematiche intorno a questo social. E tutte dovute a delle esternazioni poco piacevoli proprio del nuovo proprietario. In primis, queste hanno riguardato proprio i dipendenti.
C’è stato un taglio netto del personale che è stato licenziato senza preavviso e, possiamo dire, tramite social. Infatti, sono numerosi i cinguettii di Musk. Diciamo che le sue uscite non sono state affatto felici il più delle volte. Possiamo parlare di una sorta di autolesionismo. Infatti, anche molti utenti hanno abbandonato la piattaforma.
Poi, c’è stata l’introduzione delle spunte blu a pagamento. Le conoscete tutte. Prima era gratuite ed erano riservate a personaggi famosi dello spettacolo, dello sport, a personalità di spicco mondiali e ad organizzazioni benefiche in giro per il globo. Le spunte blu hanno un costo mensile che si aggira intorno agli 11 euro.
E questa è notizia di pochi giorni fa. Ma è successo ancora altro. Infatti, dopo neanche una settimana dall’attivazione dell’abbonamento a Twitter Blue, sono scomparse numerose spunte blu. O meglio, molti account hanno perso questo bollino identificativo. E chi aveva questo “privilegio” non l’ha presa proprio benissimo.
Tutti contro Musk: le spunte blu il motivo del contendere.
Ovviamente, la rimozione delle spunte blu va in un unico senso. Ovvero, Musk vuole avere quanti più introiti possibili provenienti dalla sottoscrizione degli abbonamenti per Twitter Blue. E dall’introduzione dell’abbonamento alla rimozione delle spunte blu son passati soltanto 5 giorni. Infatti, il 20 aprile tutti, o quasi, si sono svegliati senza.
Artisti del calibro di Beyoncé, calciatori come Cristiano Ronaldo e, finanche, il Papa hanno dovuto fare i conti con questa nuova politica aziendale di Twitter. Le lamentele non si sono fatte attendere ed anche dal Vaticano hanno chiesto che venissero ripristinate. Dunque, tutti sono sul piede di guerra. Ed il motivo è molto più semplice di quello che si possa pensare.
Infatti, basti pensare a quante persone potranno creare account fake e “comprare” la spunta blu che certifica la veridicità del profilo. Pensate un po’ a cosa succederebbe se a qualcuno venisse in mente di creare un profilo a nome di Papa Francesco! Acquisirebbe la spunta blu e sarebbe libero di condividere qualunque castroneria. E le conseguenze sarebbero davvero brutali.