Cosa succederebbe se un asteroide colpisse la Terra? Quale sarebbe l’impatto? E i danni? La Nasa ha simulato lo scontro
Non tutti ne sono a conoscenza, ma la Nasa ha un reparto che quotidianamente studia le minacce nello Spazio e cataloga i meteoriti e gli asteroidi più pericolosi che potrebbero avere in traiettoria la Terra.
C’è infatti da sottolineare che mentre noi viviamo tranquilli la nostra vita sul Pianeta Terra, intenti a risolvere i problemi quotidiani, c’è anche una minaccia continua che viene dallo Spazio: è noto che già diverse volte un meteorite ha creato danni a oggetti e interi edifici.
Quando si tratta di frammenti di asteroidi, il problema è relativo, perché difficilmente riescono a creare grossi danni, ma non sempre si tratta di materiali di piccole dimensioni. Il compito della Nasa è quello di tenere sotto controllo le direzioni di questi corpi che vagano ad alte velocità nello Spazio per valutarne la pericolosità.
Nel caso in cui ce ne fosse bisogno, si agirebbe attraverso dei sofisticati strumenti in grado di sparare contro il meteorite o per frammentarlo o per fargli cambiare traiettoria (nella maggior parte dei casi gli scienziati sarebbero capaci di affrontare la situazione). Al momento non ci sono allarmi imminenti ma il compito della Nasa è di tenere sotto controllo tutti i meteoriti, anche quelli che potrebbero non colpire adesso la Terra ma tra decine di anni sì.
Paul Chodas del Near Earth Object della Nasa ha presentato un’esercitazione che simula un asteroide in rotta di collisione verso la Terra, cercando di spiegare tutti i possibili danni e piani di risposta che riuscirebbero ad evitare il peggio. La simulazione vede un oggetto designato come asteroide potenzialmente pericoloso che si avvicina alla Terra, con un impatto potenziale dopo 13 anni.
La data stimata sarebbe il 22 ottobre 2036. I danni possono essere danni locali al suolo, ma anche tsunami per grandi impatti oceanici e addirittura effetti climatici globali. Facendo tutti i calcoli, sembra che per i prossimi 100 anni non ci potrebbe mai essere un rischio del genere, considerando tutto quello che è stato osservato nello spazio fino ad oggi intorno a noi.