Hai usato Facebook dal 2007 al 2022? Allora ti devono dei soldi I Ecco come puoi averli
Ottime notizie per tutti gli utenti della piattaforma social Facebook e, ovviamente, meno bene per la proprietaria Meta.
E’ dal 2018 che va avanti una querelle legata all’utilizzo della piattaforma social. E, finalmente, la matassa si è sbrogliata, ovviamente a favore degli utenti. Non si tratta di qualcosa relegato soltanto al passato. Bensì, è valida per un periodo che va dal maggio 2007 fino a dicembre 2022 e, soprattutto, vale per tutti.
Ci teniamo a ribadirlo dato che è una sentenza davvero straordinaria. Facebook è una delle piattaforme social più utilizzata nonostante l’avvento di quelle più nuove e che sono settoriali rispetto ad essa. Come, ad esempio, TikTok. Questa, infatti, da spazio solo e soltanto ai video caricati dagli utenti. Ed è questa la chiave del suo successo.
Per fare un altro esempio di piattaforma social, Instagram si basa su fotografie e video. E sono tanti i suoi frequentatori abituali che condividono contenuti e sbirciano quelli degli altri. Nonostante ciò, come abbiamo già accennato poc’anzi, gli utenti affezionati al social blu sono davvero ancora tantissimi. Li hanno le radici e non possono abbandonarlo.
Purtroppo, però, negli anni ci sono stati dei problemi e, nel 2018 si è aperto prima un dibattito e, poi, una vera e propria inchiesta ai danni di Facebook che riguardava la privacy degli utenti. Si potrebbe quasi dire: “menomale che Meta tiene tanto alla privacy e alla sicurezza“. Ma capiamo bene cosa è accaduto negli anni e quali siano i termini della sentenza in essere.
Facebook deve pagare i suoi utenti per i danni loro causati: controlla se rientri anche tu.
Sì, c’è stata una azione legale collettiva e Facebook deve pagare esattamente 725 milioni di dollari per i danni procurati. ovviamente questa cifra deve essere ripartita tra tutti quelli che sono parte lesa. Quelli che possono richiedere questo rimborso sono gli utenti iscritti al social da maggio 2007 a dicembre 2022. Ma vediamo le motivazioni che hanno spinto alla denuncia e alla sentenza e come ottenere il rimborso.
In pratica, Meta ha reso fruibili a terze parti i dati degli utenti e quelli sugli amici di questi senza autorizzazione alcuna e violando la privacy. Lo scandalo in questione è quello ben conosciuto con il nome di Cambridge Analytica. Quest società ha ottenuto i dati e le informazioni di quasi 100 milioni di utenti. E Meta sapeva tutto ciò dal 2015 e non avrebbe fatto niente per impedire che ciò continuasse.
Non ha saputo proteggere i suoi utenti e per questo motivo è stata intentata una causa collettiva e Meta ha pattuito il pagamento del risarcimento alle vittime di cui abbiamo dato cenno poc’anzi. Per ottenere il rimborso c’è tempo sino al 25 agosto prossimo. E potranno richiederlo tutti coloro i quali hanno vissuto in quel periodo negli Stati Uniti ed erano iscritti al social.