Conti correnti, il prelievo forzoso è arrivato: è peggio della patrimoniale I Corri subito in banca
Oggi più che mai c’è il serio rischio di una patrimoniale che avrebbe risultati tragici sull’economia e sui cittadini italiani.
Molti hanno paura di questo nome, ma non sanno effettivamente cosa sia. In pratica, una patrimoniale è un’imposta che va a gravare sul patrimonio mobiliare ed immobiliari. Ovvero, grave sui risparmi dei contribuente e sulle loro case di proprietà. Ovviamente, non dovrebbe gravare sui redditi da lavoro, ma finisce per farlo.
Ed il motivo è molto, ma molto semplice. In pratica, anche questa tipologia di reddito va a finire nel calderone dei risparmi presenti sui conti correnti. Ed è li che agisce, appunto questa tassa che fa paura a tutti. Ce ne fu una nel lontano 1992. Allora al Governo c’era Giuliano Amato. E tutti se la ricordano. Il motivo è presto detto.
Fu prelevata in maniera forzosa una percentuale sui risparmi dello 0,6%. E tutto ciò fu fatto per preservare il bilancio pubblico, poiché sia il debito pubblico che la moneta di allora, la Lira, furono presi di mira dalle speculazioni finanziarie. Nonostante fu un prelievo forzoso basso, se la ricordano tutti. Ed anche oggi c’è il timore che possa avvenire qualcosa di simile.
Ciò perché la congiuntura economica attuale con l’inflazione alle stelle, il debito pubblico enorme e lo spread di nuovo in risalita, ci potrà essere bisogno di misure simili a quella del 1992. Purtroppo, però, nel caso dovesse avvenire, la percentuale di prelievo forzoso sarebbe altissima. Si attesterebbe intorno al 10%. Quello che non tutti sanno che, oltre ad altre patrimoniali mascherate, ce n’é già una in atto. E ne parleremo nell’articolo.
Non è una vera e propria patrimoniale, ma il prelievo forzoso è già in atto.
Oltre a capire cosa sta accadendo nel dettaglio, cercheremo di mettere ordine sui comportamenti da poter mettere in atto per evitare ulteriori prelievi forzosi dai risparmi di una vita. Chiarito cosa sia una patrimoniale, vediamo gli eventi di questi giorni. Sappiamo tutti che l’inflazione è alle stelle e che il debito pubblico a causa della reintroduzione, da parte della BCE, dei tassi di interesse è in aumento.
E salirà sempre di più a causa degli aumenti previsti ogni trimestre dalla Banca Centrale Europea. Ma cosa accade ai risparmi in banca? E’ molto, ma molto semplice. I risparmi perdono di valore. E non è una perdita aleatoria. I tassi di interesse a favore dei clienti sono bassissimi. Mentre l’inflazione è altissima così come le imposte sui conti corrente. Ciò vuol dire soltanto una cosa.
Ci si ritroverà dopo un anno con molti meno soldi rispetto a quelli posseduti ad oggi. In pratica, è come se già fosse entrata in vigore una patrimoniale. Il concetto è lo stesso. Infatti i prelievi sui conti sono già iniziati. Ciò consentirà allo Stato di rientrare dal debito pubblico o, almeno, di una parte di esso. Ma allora cosa fare? Bisognerebbe correre subito in banca e togliere i soldi dai conti correnti per investirli. Ovviamente, non comprate case. Investite in titoli e su mercati azionari e finanziari anche esteri.