Le brutte notizie non tardano mai ad arrivare e, soprattutto, non smettono mai di arrivare per tutti i cittadini italiani.
Questa volta, le previsioni fanno davvero paura. Dopo il peggioramento lento e costante di questi ultimi anni, ne sta arrivando uno davvero epocale. Tutti sono a rischio, tutti i risparmiatori stanno andando nel panico più totale perché potrebbero vedere depauperarsi tutti i loro risparmi. Ma andiamo per gradi e capiamo cosa è accaduto e cosa c’è da aspettarsi ancora.
Tutto ha inizio con la pandemia da Covid. Le restrizione ad essa dovute, hanno delineato una situazione di crisi economica globale. E, quando si pensava si fosse usciti dal tunnel, ecco arrivare la guerra tra Russia ed Ucraina a rincarare la dose. Oltre i numerosi posti di lavoro persi in precedenza, ecco aumentare tutto ciò che riguarda l’energia.
Dalle bollette del gas a quelle della luce e, via via, i carburanti e i beni di prima necessità. Con l’inflazione alle stelle, poi, il potere di acquisto dei cittadini è notevolmente calato. E siamo arrivati ai giorni nostri. C’è una situazione preoccupante che riguarda anche tutti i risparmiatori che hanno affidato i propri soldi immettendoli all’interno dei conti corrente.
In questo articolo, vi racconteremo per filo e per segno e, soprattutto, quali rischi correranno tutti i risparmiatori. Ovviamente, cercheremo di darvi dei consigli per far sì che non vi troviate impreparati e possiate scegliere la strada giusta da intraprendere. Non distraetevi, prestate attenzione, perché ne va davvero di tutti i vostri risparmi.
Il primo week-end di aprile è arrivata una bruttissima notizia. In pratica, l’Organizzazione del pesi produttori di petrolio, ha stabilito che ridurrà la sua produzione a partire dal mese di maggio. A questa, poi, ha fatto eco l’aumento del prezzo del petrolio del ben 5% al barile. Ovviamente, questo aumento è solo l’inizio.
Infatti, è destinato ad aumentare facendo lievitare i prezzi dei carburanti, del trasporto di materiale e di tutti i beni di consumo. Ovviamente, aumenterà anche l’inflazione. E, purtroppo, per tutti, aumenteranno anche i tassi di interesse della BCE. Ciò provocherà una reazione a catena, poiché le Banche italiane che detengono titoli di Stato subiranno perdite che possono sfocare anche in una loro crisi finanziaria.
Ed esempi del genere ce ne sono tanti in giro. La conseguenza di ciò sarà il pagamento da parte dello Stato di interessi più alti, l’aumento dello spread e, ovviamente, i tassi di interesse sui mutui variabili aumenteranno a dismisura. Con buona pace dei risparmiatori. Se possedete titoli di stato a tasso fisso o avete depositi inferiori a 100 mila euro sui conti corrente, potrete star tranquilli. Il consiglio, comunque è quello di avere sui conti solo lo stretto necessario.