Tariffe telefoniche, fai il recesso e continui a pagare le fatture I Italiani infuriati contro Vodafone, Wind e Telecom
In Italia esistono numerosi operatori telefonici sia di rete fissa che mobile ed ognuno ha le sue tariffe più o meno convenienti.
Per quanto riguarda le tariffe telefoniche di rete fissa, negli utlimi tempi, a causa dei rincari generalizzati, si sono registrati degli aumenti. Questi ultimi, sono avvenuti attraverso rimodulazioni unilaterali dei contratti. In pratica, gli utenti non hanno potuto aprire bocca. In più, alcuni operatori hanno inserito anche la clausola relativa all’inflazione.
In pratica, a partire dal prossimo anno, gli operatori aumenteranno le tariffe in base all’aumento dell’inflazione. Se questa aumenta del 10%, aumenteranno allo stesso modo anche le tariffe. Se, invece, l’inflazione dovesse attestarsi al di sotto della soglia del 5%, le tariffe subirebbero comunque un aumento del 5%.
Insomma, per i cittadini cambierebbe molto poco. Ovviamente, però, poiché la modifica del contratto è stata unilaterale, i cittadini hanno potuto esercitare il diritto di recesso dal contratto. Quindi hanno deciso di migrare verso altro operatore che offriva una tariffa, in quel momento, più conveniente. E fin qui non c’è nulla di anomalo.
Purtroppo, però, gli utenti si sono svegliati un bel mattino e si son ritrovati una brutta, anzi bruttissima sorpresa. In pratica hanno subito una beffa vera e propria e siamo sicuri che tra i nostri lettori ci sono alcuni che ne sono rimasti vittime. In questo articolo cercheremo di capire cosa sia successo e quali saranno le conseguenze.
Doppie fatture, doppi pagamenti, ma un solo contratto.
Si, avete capito proprio bene. Analizziamo la situazione. I protagonisti della vicenda sono le compagnie telefoniche e, ovviamente, gli utenti che avevano stoppato il contratto con queste. Per la precisione, le compagnie telefoniche interessate dalla vicenda sono Vodafone, WindTre e Telecom. Tre operatori presenti sul mercato italiano da tantissimo tempo.
Ma cosa è successo? In pratica, i cittadini che avevano esercitato il diritto di recesso dal contratto in essere e avevano deciso di sottoscrivere un abbonamento con un altro gestore, si son ritrovati con due bollette telefoniche ben distinte da pagare nella buca delle lettere. Pensate un po’ lo stupore e, soprattutto, la rabbia di questi poverini.
Per fortuna, si è mossa l’Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato, e ha comminato una sanzione a queste compagnie telefoniche del valore totale di ben un milione di euro. Il motivo delle doppie fatture? Disallineamenti tra i sistemi gestionali interni che nessuna delle società in questione aveva mai controllato e cercato di ripianare.