E’ in arrivo la stagione estiva ed è tempo, per la maggioranza delle famiglie italiane, di prenotare la propria vacanza al mare.
Dopo un anno passato al lavoro, c’è bisogno di riprendere da tutto lo stress accumulato. E se gli altri anni lo stress era dovuto soltanto al lavoro svolto, quest’anno questo ha anche un’altra causa. in realtà, ha numerose cause che confluiscono in una sola. Stiamo parlando dei vari rincari che si sono avuti in quest’ultimo periodo.
Il tutto è sfociato in una crisi economica e sociale senza precedenti. Insomma, i cittadini hanno tanti motivi validi per staccare un po’ la spina. Molti scelgono mete all’estero come Grecia e Spagna. Altri, invece, preferiscono restare in Italia ed ammirare le bellezze che il nostro Paese ha da offrire. E, possiamo dire che sono tantissime.
Dall’Adriatico allo Ionio per arrivare al Tirreno e ai mari che lambiscono Liguria, Sicilia e Sardegna. Tutti questi offrono spettacoli più unici che rari. Per non parlare, poi, delle varie località di mare: veri e propri gioielli da visitare. Insomma, anche in Italia ci sono posti incantevoli come quelli che si trovano all’estero. E molti sono ancora da scoprire.
C’è, però, un allarme lanciato dagli esperti e riguarda proprio il nostro mare. No, non si tratta di inquinamento, anzi. Ma purtroppo, con il riscaldamento delle acque, si sta assistendo ad un’invasione di specie tropicali che possono danneggiare l’intero nostro ecosistema marina. In questo articolo vedremo insieme di cosa si tratta.
Come abbiamo già accennato, l’invasione di nuove specie marine tropicali sta diventando sempre più una prassi a causa del riscaldamento delle acque del mare. E tra queste c’è una specie che, di solito, si trova nello Ionio e nell’Adriatico meridionale che sta preoccupando, e non poco, tutti gli esperti. E la preoccupazione deriva dal fatto che sta invadendo anche altre zone.
Infatti, questa specie è arrivati sin verso la Toscana. Stiamo parlando del Vermocane, le cui segnalazioni in zona si fanno, anno dopo anno, sempre più insistenti. A dirla tutto sono anche carini da vedere perché sono molto colorati e, poi, di notte, si illuminano. O meglio, diventano fluorescenti. Ma la bellezza non deve assolutamente ingannare.
Infatti, questi anellidi marini possono raggiungere anche i 70 cm di lunghezza e se vengono toccati rilasciano una sostanza che causa numerosi problemi. Tra questi, segnaliamo bruciore e parestesia, ovvero chi entra in contatto con questa sostanza avrà una percezione alterata dei propri sensi. Il nostro invito è quello di starne alla larga e di avvisare subito con un messaggio la pagina Facebook “Monitoraggio Vermocane“.