Gli studi portano avanti le scoperte sulla preistoria, è stato scoperto un nuovo dinosauro: il collo più lungo mai ritrovato prima
Non si sono mai fermate le ricerche e gli studi sulla preistoria, sull’era dei dinosauri. Il mondo va avanti e la direzione del tempo rimane sempre quella di una freccia unidirezionale che corre all’infinito. Eppure continuano ad arrivare nuove scoperte sull’era vissuta da questi esseri giganti.
Questa volta si parla del Mamenchisaurus sinocanadorum, un dinosauro che è vissuto oltre 160 milioni di anni fa nell’attuale territorio della Cina. La caratteristiche fisiche riscontrate hanno fatto sì che fosse vista come la scoperta del momento in quanto non erano mai stati ancora scoperti esemplari di queste dimensioni.
Secondo gli studiosi si tratterebbe della specie con il collo più lungo in assoluto, che supererebbe anche tutti i reperti fossili del tardo Giurassico. Il collo misura ben 15 metri. Un gigante difficile anche da immaginare, grande quanto un palazzo. Il team di ricerca internazionale di New York ha lavorato a stretto contatto con la sezione fossili di rettili del Museo di storia naturale di Londra.
È proprio da questo connubio che è venuta fuori l’idea di mettersi in contatto anche con il Museo dei dinosauri di Zigong e l’Accademia Cinese delle Scienze e di altri istituti. Andando a fare un recap di quelli che erano gli studi sulla tassonomia del genere Mamenchisaurus, è venuto fuori questo gigante. Un primo esemplare venne scoperto dai paleontologi nel 1987, sempre in Cina.
Di esso si sono riuscite a trovare poche vertebre, la mascella e qualche frammento del cranio. L’idea di mettere a confronto le caratteristiche anatomiche di questo esemplare con quelle di sauropodi più completi e imparentati, ha fatto sì che gli studiosi riuscissero a stimare la lunghezza del collo.
Per permettere l’esistenza di colli così lunghi, la struttura ossea di questi esemplari era particolarmente leggera, con ossa cave e con sacche aeree per favorire la respirazione e lo spostamento di ingenti quantità d’aria per tutto il cavo orale fino poi al collo e ai polmoni.
Il collo così lungo, inoltre, gli permetteva di raggiungere il cibo che le altre specie non avrebbero mai potuto mangiare e questo ha permesso anche la sua evoluzione nel tempo. Inoltre la mobilità del collo non era così fluida, immaginate quanto fosse difficile muovere tutti quei muscoli, i movimenti lenti non assecondavano flessioni verso il basso (era quindi difficile vedere un collo lungo piegato all’ingiù, preferivano raccogliere cibo sugli alberi).