Dagli Stati Uniti d’America stanno giungendo notizie davvero poco piacevoli e confortanti che riguardano numerosi delfini.
Sì, perché è in atto una vera e propria strage di cetacei lungo tutta la costa orientale di questo Nazione. In realtà, non si tratta solo di delfini, ma anche di numerose balene. Dall’inizio dell’anno, infatti, gli scienziati hanno contato ben 22 delfini e 5 balenottere soltanto lungo la costa del New Jersey e tante altre ancora lungo tutta la costa.
E questo fino ad arrivare alla Carolina del Nord. Una vera e propria strage in pratica. E le morti sono risultate sin dall’inizio avere una causa misteriosa. Questi mammiferi marini morti spiaggiati sono, ora, oggetto di studi e ricerche da parte degli scienziati dell’Università della Florida e del Marine Mammal Stranding Center.
Quest’ultima è un’organizzazione senza scopo di lucro che ha lo scopo di salvare e liberare mammiferi e tartarughe marini. E dal 1978 ha salvato migliaia di animali marini. Tornando al nostro discorso, gli animali spiaggiati, delfini e balenottere, sono in fase di osservazione accurata. Ma sono trapelate delle notizie che, di certo, non lasciano tranquilli nessuno.
Né gli scienziati, né gli utenti che le hanno lette o ascoltate. Se davvero la causa delle morti continue di mammiferi marini fosse quella ipotizzata dagli scienziati ci sarebbe poco da star tranquilli. Infatti, ci si ritroverebbe ad affrontare una nuova pandemia che avrebbe effetti catastrofici sulla popolazione e l’economia di tutte le nazioni del mondo.
Tutto ciò potrebbe essere causato dal contatto tra questi mammiferi ed un uccello selvatico colpito dal virus e morto per tal motivo. E la preoccupazione è rivolta agli uccelli e, soprattutto agli altri animali infetti. O meglio alle altre specie che si sono infettate. Infatti, più specie contraggono il virus e più è alta la possibilità che questo infetti gli esseri umani. Ciò a causa delle varie mutazioni che avrà saltando di specie in specie.
Stiamo parlando dell’influenza aviaria. Dovete sapere che da circa un anno e mezzo questo virus si sta diffondendo in tutto il mondo. Basti pensare all’Inghilterra dove sono morti oltre a due delfini, anche altri mammiferi come volpi, procioni, visoni. Ora, anche negli Stati Uniti il fenomeno sta prendendo sempre più piede. Questo dopo la morte di numerose foche, orsi, poi risultati positivi al virus.
Per gli scienziati il timore di un salto nell’essere umano non è assolutamente infondato. Ciò, soprattutto, dopo la morte, nel febbraio scorso di una ragazzina di 11 anni, in Cambogia, che aveva contratto l’influenza aviaria. E la sequenza del virus che ha uccisa la povera ragazzina era diverso da quello presente negli uccelli. Ciò vuol dire solo una cosa: il virus è già passato negli esseri umani ed è mutato per meglio attecchire presso le nostre vie respiratorie.