E’ spuntato dal nulla un gravissimo allarme lanciato dal colosso tech di Mountain View, Google che riguarda alcune vulnerabilità.
Tantissimi utenti Google sono andati nel panico appena appresa questa assurda notizia. Tutti a controllare di cosa si trattasse e, soprattutto, quali fossero i dispositivi interessati dalla problematica. Vi diciamo subito che è qualcosa di davvero raccapricciante. Infatti, c’è la possibilità che i device possano essere hackerati.
Ciò vuol dire che sono vulnerabili, fragili e, quindi, senza possibilità di difesa. Una questione assurdo visto che la maggior parte degli utenti decide di acquistare un device Android proprio per la loro capacità di tutela della privacy e della sicurezza. Insomma, quello che stanno vivendo tutti gli utenti è qualcosa che non sarebbe dovuto accadere.
Pensate che sono ben 18 le vulnerabilità che i ricercatori di Google hanno accertato. E tra queste, ben quattro sono gravissime. Sono tutte vulnerabilità “zero day“. In pratica, queste ultime possono essere utilizzate dai cyber criminali per raggiungere i loro obiettivi. Questi, quasi sempre, sono attacchi ai device contenenti queste vulnerabilità.
Attacchi mirati per controllare da remoto i dispositivi, inserire all’interno malware e rubare dati ed informazioni degli utenti. C’è da dire, poi, che non si tratta di un numero esiguo di dispositivi Android. Sono tantissimi che, silenziosamente, possono essere attaccati. Ed è strano che una società informi gli utenti di una problematica del genere prima che venga realizzata una patch di sicurezza ad hoc. In questo articolo vi spiegheremo cosa sta accadendo e, soprattutto, quali sono i dispositivi sotto attacco.
Assodato il fatto che, al momento, non sia presente una patch di sicurezza che possa correggere tutte le vulnerabilità presenti, vi diciamo a cosa dovete stare attenti. I protagonisti in negativo della vicenda sono i SoC Samsung Exynos. E la multinazionale coreana non ha ancora provveduto alla correzione di questi numerosi problemi.
Aveva 90 giorni di tempo e non lo ha ancora fatto. I dispositivi interessati, invece, sono ben dodici modelli Samsung, alcuni a marchio Vivo e, poi i Google Pixel 6 e i Google Pixel 7. Si, anche i device prodotti dalla società di Mountain View non sono immuni da tali problematiche. I produttori interessati non hanno ancora rilasciato, come Samsung d’altronde, aggiornamenti software atti a debellare i bug.
C’è, però, un’eccezione a riguardo. Stiamo parlando proprio di Google. Infatti, la società ha affermato che i suoi dispositivi Pixel 6 e Pixel 7 sono già tutti aggiornati con l’ultima patch di sicurezza rilasciata nei primi giorni di marzo. Ora non resta che attendere le mosse delle altre società. Speriamo che arrivino preso. Prima che sia troppo tardi.