Con la pandemia da covid-19 e le restrizioni ad essa dovute, hanno preso sempre più piede gli acquisti online.
In realtà, era una pratica già avviata. Infatti, i cittadini sono sempre stati attratti dal fatto che potevano acquistare un prodotto comodamente seduti o sdraiati sul divano della propria abitazione. E’ molto semplice. Basta un click e il corriere arriva a casa a consegnare la merce ordinata. E’ qualcosa di davvero stupendo.
Si evita il traffico delle città, si evitano le file all’interno dei negozi. Con le restrizioni dovute alla circolazione del coronavirus, gli acquisti online hanno subito un’impennata pazzesca. Già ci si scocciava di fare file, poi, con la scusa del contagio, gli utenti hanno, sempre più, scelto di virare verso siti e-commerce.
Pensate che questo settore sta crescendo sempre di più di anno in anno. In alcuni casi, però, gli utenti che acquistano, riscontrano anche dei problemi. Ad esempio quando si parla di acquisti di dispositivi tecnologici può capitare che alcuni abbiano dei difetti o dei malfunzionamenti. Mentre, se si acquista un capo di vestiario c’è la possibilità che non si abbia acquistato la taglia giusto. Insomma, bisogna procedere al reso della merce acquistata.
Pensate che la percentuale di acquisti restituiti si aggira intorno al 50%. Qualcosa di davvero spropositato. Ma ci sono mote persone che non effettuano i resi, poiché la spedizione del prodotto da restituire è a loro carico. In questo caso ci aggiriamo intorno all’80% dei prodotti. In questo articolo, vogliamo darvi dei consigli sugli acquisti online e degli eventuali resi da fare.
Vediamo allora cosa c’è bisogno di capire quando si tratta di acquisti online e, soprattutto, di resi. Innanzitutto, bisogna andare a ricercare proprio la politica resi prevista dalla società che fornisce servizi di e-commerce. Ecco, quindi, la nostra guida che vi permetterà di dormire sonni tranquilli nel caso in cui aveste bisogno di fare un reso del prodotto appena acquistato.
Quando si tratta di resi, andate alla ricerca di quelle aziende che prevedono la loro gratuità. Altrimenti finirete con l’essere inseriti nell’80% di quelli che decidono di tenersi il prodotto nonostante sia inutilizzabile. Inoltre, preferite quelli con una procedure snella, rapida, senza forzature e, soprattutto, che forniscono un periodo più lungo per pensarci su prima di effettuarlo.
Altra cosa davvero fondamentale è il rimborso da ottenere. O meglio, i tempi entro i quali si può ottenere. Il termine massimo è fissato in sei giorni, ma c’è anche chi lo vorrebbe in meno di 4 giorni. Un’utopia? Infine, oltre questi consigli, vi diciamo anche che dovreste accodarvi al restante 70% di persone che senza una politica di reso chiara, non completa gli acquisti su un determinato sito.