La notizia ha fatto il giro del web, ma non solo, allarmando numerosi cittadini che hanno affidato i loro risparmi all’Istituto Bancario.
L’Istituto bancario in questione è Intesa San Paolo. E dopo l’annuncio della chiusura di numerosi sportelli bancomat, ne arriva un’altra altrettanto sconfortante per i suoi clienti. In realtà, questa può essere ancora più avvilente. Infatti, quando vengono ridotti gli sportelli Bancomat, un utente ne potrà sempre trovare un altro.
Certo, dovrà affrontare dei costi nel caso in cui preleverà presso un ATM di un’altra Banca, ma, almeno, riuscirà ad ottenere il contante desiderato. Un altro problema causato dalla riduzione degli sportelli Bancomat sono le file interminabili davanti a quelli, pochi, ancora aperti e l’obbligo per gli utenti di doversi spostare da un quartiere all’altro della città con mezzi propri o quelli pubblici.
La riduzione di questi sportelli, però, non riguarda soltanto le grandi città. Sono coinvolti in questa rimodulazione anche i piccoli centri. Pensate che sono quasi 2000 i paesi che si sono ritrovati, all’improvviso, senza un ATM. E, molto spesso, i cittadini sono costretti a percorrere distanze enormi per riuscire a prelevare contante.
Ma è di questi giorni un’altra notizia, ancora più allarmante, che riguarda Intesa San Paolo. Diciamo che questo trend è iniziato già nel 2021 e non accenna una diminuzioni. Anzi, continuerà spedito e costante. Pronti a scoprire anche voi cosa sta accadendo e quali saranno le conseguenze di questo progetto di questo Istituto Bancario?
Ecco servita la bruttissima notizia che riguarda milioni di cittadini italiani. Questi poveretti si ritroveranno a far i conti con sempre meno filiali presenti sul territorio. In pratica, per trovarne una dovranno spostarsi, anche di svariati chilometri. Un po’ come già succede quando si va alla ricerca di un ATM funzionante.
Pensate che l’Azienda ha già chiuso 450 filiali dal 2021 sino ad oggi. Al contempo, però, Intesa mira a incrementare la sua offerta online, la sua offerta tecnologica. In questo senso andranno le circa 4600 nuove assunzioni previste dal proprio piano d’impresa. Inoltre, altre 8000 unità di personale sono state riconvertire, ricollocate.
Resta, però, da mettere in conto che ci sono numerosissime persone che, a causa dell’età avanzata, non riusciranno ad usufruire dei servizi online offerti dall’Istituto Bancario. E queste stesse persone avranno anche un altro problema. Questo riguarda l’impossibilità a spostamenti enormi per trovare una filiale fisica a cui rivolgersi. Staremo a vedere cosa succederà.